di Chiara Carbone
L’Etna continua a dare spettacolo. L’ultima eruzione si era verificata solo giovedì scorso e già ieri il vulcano più alto d’Europa ha fatto registrare il 19° parossismo. L’attività stromboliana del Cratere sud-est cominciata nel tardo pomeriggio, si è conclusa intorno alle 23:30. E se le fontane di lava in serata sono state nascoste dal cielo nuvoloso, i boati sono stati avvertiti distintamente nel catanese e fino in Calabria. Disagi per l’aeroporto di Fontanarossa: sette voli che sarebbero dovuti atterrare a Catania sono stati dirottati verso Palermo. Già in serata però lo scalo è tornato operativo.
La pioggia di cenere e lapilli ha colpito duramente la zona di Bronte, dove il sindaco ha disposto per oggi la chiusura delle scuole. L’eruzione dello scorso 23 novembre aveva già messo in ginocchio i paesi etnei di Linguaglossa, Fiumefereddo e Piedimonte, e aveva causato la chiusura dell’autostrada Catania Messina per alcune ore.
Dalla sala operativa dell’INGV ci dicono che il tremore vulcanico dall’1:30 di stanotte si è arrestato, ma che attualmente non si hanno condizioni di visibilità adeguate che permettano di stabilire se le colate laviche sono in raffreddamento.
I parossismi di questi giorni seguono un unico filo conduttore- continuano- anche se quello di ieri ha fatto registrare un maggiore campo lavico. Difficile inoltre dire quando si verificherà il prossimo parossismo, ma il trend di questi giorni fa pensare che non dovremo attendere troppo.
Foto di Andrea Taranto.