Emergenza casa | Sunia, Sicet e Uniat chiedono che al confronto con l’assessore comunale Parisi l’amministrazione si presenti con dati certi e con impegni chiari.
“Forse questa amministrazione comunale non ha ancora chiaro che più di un terzo della popolazione versa in una situazione di precarietà, sia dal punto di vista economico che sociale – spiegano i rappresentanti di Sunia, Sicet e Uniat-. Non c’è ancora alcuna risposta né sui ricoveri d’emergenza, né sugli alloggi confiscati alla mafia da destinare a finalità abitative, nonostante sia già passato più di un anno da quando su questi punti è stato assunto un impegno preciso. Ancora niente per la riqualificazione dei 144 alloggi delle due torri né alcuna certezza sui tempi di consegna della Torre Leone (ex Palazzo di cemento)”.
È dura la posizione di Sunia, Sicet e Uniat, rappresentate dai segretari generali Giusi Milazzo, Francesco Nicolosi e Sabina Marino, che hanno chiesto all’assessore comunale alla Casa, Fortunato Parisi, incontrato nei giorni scorsi, che venga immediatamente convocato un tavolo di crisi sull’emergenza abitativa.
La proposta è stata accolta da Parisi che ha anche preannunciato un appuntamento per il 25 gennaio.
Le organizzazioni sindacali hanno stigmatizzato il comportamento del Comune che, nonostante i tanti impegni assunti sul tema dell’emergenza abitativa, non ha ancora raggiunto alcun risultato.
I sindacati degli inquilini ritengono indispensabile che per quella data il Comune si presenti con dati certi e con impegni chiari, in modo tale che nell’assemblea già programmata per fine mese, potrà essere valutato il lavoro del tavolo di crisi e l’impegno dell’amministrazione.
“Le proposte che da anni il Sindacato avanza, presentate in una articolata piattaforma al sindaco Bianco ai tempi del suo insediamento e su cui più volte Sunia Sicet e Uniat hanno insistito, sono rimaste del tutto inattuate dimostrando che questa Amministrazione non ha alcun interesse concreto ad affrontare le tematiche della povertà e del disagio abitativo – concludono -. Questi temi non fanno ancora parte dell’agenda politica dell’attuale Governo della città; prova ne è che solo una piccolissima parte delle risorse dei fondi, anche europei, di cui godrà la città, sono destinati al sociale e al recupero di immobili per far fronte all’emergenza casa”.