Elezioni regionali analisi del voto. Il Pd, regge, l’area di Centrodestra, non stravince. M5S raddoppia. Vero protagonista il voto disgiunto.
QUI I RISULTATI
All’indomani della tornata elettorale per l’elezione del Presidente e dell’Assemblea regionale siciliana abbiamo analizzato i voti ottenuti dai candidati governatori e dalle liste confrontandoli con quelli dell’appuntamento del 2012. Una comparazione che auspichiamo possa offrire degli spunti di riflessione.
Venendo ai numeri risultato sicuramente positivo per Giancarlo Cancelleri che, nonostante non abbia raggiunto la poltrona di palazzo d’Orleans, quasi raddoppia i suoi voti passando dai 368.006 del 2012 ai 722.555 del 2017, e dal 18,17% a 34,70%.
Più complessa da analizzare la situazione del centro destra che nel 2012 correva spaccato. Ma sommando i voti ottenuti dall’allora candidato governatore Gianfranco Miccichè, 312.112 e da Nello Musumeci, 521.022 si ottiene un totale di 833.134 voti pari al 41,4%. Risultato che scende seppur di pochissimo nel 2017. Domenica 5 novembre infatti Musumeci ha ottenuto 830.821 voti, ossia 2.313 voti in meno.
Per il centro sinistra una situazione analoga: nel 2012 correva Crocetta, poi eletto con 617.073 voti e con il 30, 47% delle preferenze, mentre nel 2017 il governatore uscente non si è ricandidato e Fabrizio Micari con i suoi 388.886 voti perde 11 punti percentuali rispetto alle preferenze ottenute dal candidato del Megafono.
Stabile l’area Fava: nel 2012 al posto di Claudio era entrata in campo all’ultimo momento Giovanna Marano che con 122.000 voti ottenne il 6%, poco in più ha fatto il candidato dei Cento passi che ha preso 128.157 voti, con il 6,1%.
Guardando alle liste, invece, si può notare il grande peso che ha avuto nella tornata elettorale il voto disgiunto. Infatti seppure il Pd regge, perdendo solo uno 0,4% e un bacino di 6.641 voti, è evidente che la percentuale di voti non andata al candidato Micari, non abbia intaccato il partito e quindi è stata per forza indirizzata verso un altro candidato governatore: Cancelleri o Musumeci?
Venendo al partito di Berlusconi, sempre dal confronto con il 2012, emerge una perdita maggiore di preferenze, infatti si arriva a lasciare per strada ben 47.739 voti.
Infine il Movimento 5 Stelle incrementando i suoi voti di 11,8% punti percentuali, conferma dunque il suo grosso trend di crescita e diventa con il suo 26,7%% primo partito.
Ultima notazione il peso dei voti spostati dall’area Udc che nel 2012 correva con il centrosinistra, mentre in questa tornata elettorale ha fatto parte della coalizione di centro destra.