La scelta spiegano i pentastellati manifesta l’intenzione di dare un taglio netto al passato politico del Comune di Catania che ha dato vita ad un sistema malato e ambiguo.
Il consiglio comunale nei giorni scorsi ha adottato la proposta di delibera della giunta Pogliese con le misure correttive relative alle criticità contestate dalla Corte dei Conti Sezione ma a questa scelta non ha contribuito l’M5S.
I consiglieri pentastellati spiegano in un comunicato le proprie ragioni: “In Consiglio comunale, dopo “appena” quattro ore di seduta – scrivono in ina nota – è stata discussa la delibera sulle misure correttive, richieste dalla Corte dei conti e proposte dall’assessore Bonaccorsi. Sappiamo benissimo che tali misure sono un atto dovuto e sono propedeutiche ad un eventuale percorso di risanamento del bilancio ma, considerando la celerità del provvedimento, l’assenza di alcune integrazioni economico-finanziarie della gestione 2017 e tutti gli ambigui retroscena politici delle passate amministrazioni, i consiglieri comunali del M5s hanno scelto di uscire dall’aula senza votare il provvedimento”.
Emanuele Nasca, Giovanni Grasso e Lidia Adorno sottolineano il ruolo di “opposizione costruttiva e concreta del gruppo consiliare del M5s, opposizione che vuole tracciare un nuovo percorso di trasparenza e legalità, fondamentali per cambiare le sorti di una città in declino”.
“La scelta dei consiglieri del M5s – pur presenti alla discussione in aula, mostrando responsabilità nei confronti dei cittadini – concludono – manifesta l’intenzione di dare un taglio netto al passato politico del Comune di Catania. Un passato senza opposizione, che ha dato vita ad un sistema malato e ambiguo che ha prodotto un debito di 1,6 miliardi di euro e ha compromesso in via definitiva il presente e il futuro della nostra città”.