Per Bianco “Ci sono tutti i margini per ribaltare questa decisione che Catania non merita”.
“Abbiamo massimo rispetto per la Corte dei Conti siciliana, ma la sua decisione appare ingiusta e sbagliata e tutta la città deve contrastarla con un doveroso ricorso a Roma alle Sezioni riunite della Corte stessa, come fatto in casi analoghi con successo da altri comuni”.
Così Enzo Bianco alla notizia della delibera della Corte dei Conti sul dissesto del Comune, comunicata oggi dal sindaco Pogliese.
“Se il Comune non ha subito il dissesto negli ultimi quindici anni, quando la città era al buio e i creditori non venivano pagati, a maggior ragione risulta incomprensibile che venga dichiarato oggi in una situazione finanziaria chiaramente migliorata rispetto 5 o 10 anni fa. Ecco perché ci sono tutti i margini per ribaltare questa decisione che Catania non merita. Il dissesto sarebbe una mannaia per la città, che noi stessi abbiamo evitato di dichiarare quando ci siamo insediati nel 2013. Comporterebbe l’impossibilità di reperire finanziamenti per opere pubbliche, il drastico taglio dei servizi, a partire da quelli sociali, e la cancellazione di larga parte dei crediti vantati dai creditori e fornitori del Comune, con evidenti danni per tante piccole e medie imprese catanesi e per i loro dipendenti. I giudici contabili di Palermo evidentemente non hanno ritenuto sostenibile il piano di risanamento in vigore, approvato nel 2012 dall’amministrazione Stancanelli, ma non hanno tenuto conto degli sforzi compiuti da Catania e dai catanesi in questi anni: il taglio dei trasferimenti nazionali e regionali (41 milioni in meno su base annua dal 2012), un’azione di trasparenza con l’emersione di centinaia di milioni di euro di debiti e contenziosi legali, l’azzeramento dei fitti passivi, la puntualità nei pagamenti dei dipendenti comunali e la diminuzione addirittura dell’80 per cento dei tempi di attesa per i pagamenti ai fornitori”.
Ho evitato – ha concluso- in questi 5 anni come sindaco che la città andasse in dissesto e lavorerò anche oggi per il medesimo obiettivo e per il bene della nostra Catania”.
Per l’ex assessore al bilancio Salvo Andò “Ci sono tutti gli elementi per contrastare le conclusioni della Corte con un ricorso a Roma. La città ha fatto passi avanti evidenti in questi anni, cioè da quando fu sancito il predissesto, nato dell’enorme buco di bilancio realizzato nel 2003/2005, e fu approvato il primo di riequilibrio dalla giunta Stancanelli nel 2012. Cosa non ha funzionato dunque? Certamente in questi anni il peso della crisi è stato principalmente sostenuto sulle spalle degli enti locali. L’altro elemento è stato l’enorme massa debitoria che abbiamo portato alla luce con un’azione di trasparenza senza precedenti. Il peggioramento dei conti evidenziato dalla Corte si riferisce a tutte le criticità che abbiamo fatto emergere, oltre che alle nuove normative del bilancio armonizzato in vigore da quest’anno, che hanno inciso in maniera determinante sugli accantonamenti e sul calcolo del Disavanzo, comunque ampiamente coperto dalla ripartizione trentennale in vigore di 551 milioni di euro”.
Ma l’assessore in carica Roberto Bonaccorsi non ci sta e replica:
In merito alle dichiarazioni dell’ex sindaco Bianco e dell’ex assessore Andò, il vicesindaco e assessore al Bilancio Roberto Bonaccorsi ha diffuso la seguente nota:
“A fronte del rispettoso atteggiamento tenuto oggi dal sindaco Pogliese e dal sottoscritto per il traumatico evento del dissesto finanziario, lasciano sinceramente stupefatti le dichiarazioni dell’ex sindaco Bianco e dell’ex assessore Andò. Forse il silenzio sarebbe stato più appropriato anche alla luce dei contenuti della delibera della Corte e indurre i protagonisti degli ultimi anni di governo a maggiore cautela. Non mancheranno le sedi del confronto con la città, in primis in consiglio comunale, per individuare errori, responsabilità e modalità di gestione”.