Sul luogo si continua a scavare per eliminare tutte le maceri e avere più elementi possibili per risalire ai motivi del crollo. La strada è ancora interdetta.
A due giorni dal tragico crollo della palazzina di via Crispi 111, i Vigili del Fuoco sono ancora all’opera con l’aiuto di due squadre di rincalzo. Presenti sul luogo della tragedia anche i mezzi speciali tra cui una gru. Oltre che liberare la strada dalle macerie, gli uomini del corpo stanno effettuando dei rilievi per accertare le cause dell’esplosione, avvenuta poco prima delle 2.30 di domenica mattina, e che pare possa essere attribuita allo scoppio di una bombola del gas.
Sulle condizioni della bambina di 10 mesi, che è ricoverata nel reparto di rianimazione pediatrica dell’ ospedale Garibaldi Nesima, si attende il nuovo bollettino medico. Ricordiamo che la piccola è in coma farmacologico e la prognosi è riservata. Come riporta l’Ansa, la bambina ha riportato una frattura cranica laterale sinistra e presenta anche due focolai contusivi emorragici per i quali non è necessario, comunque, sottoporla a un intervento chirurgico, ma soltanto a controlli clinici. La bimba è stata sottoposta ad una ulteriore Tac per stabilire le condizioni encefaliche.
Intanto l’uomo che è stato estratto dalle macerie fortemente ustionato, si trova ancora all’Ospedale Civico di Palermo, mentre altri due, le cui condizioni sarebbero stabili, sono ricoverati all’ospedale di Lentini.
Per ciò che riguarda i dispersi, mancavano all’appello una badante italiana e una cittadina di origini rumene, si è scoperto che fortunatamente nessuna delle due era presente nella palazzina al momento del crollo.
Riguardo alla viabilità, la via Crispi resta ancora chiusa, nel tratto che va da via Archimede a piazza Bovio.