Percorso pieno di curiosità che attraverserà il centro storico. Un viaggio nella storia della ricostruzione post terremoto del 1693.
di Salvatore Giuffrida
Si avvicina sempre più il giorno della nona edizione della ” Corri Catania”. Il 14 maggio alle 10:00 la partenza da piazza Università della manifestazione che avvicina i catanesi allo sport e alla solidarietà.
Nei 5 chilometri di percorso, i partecipanti alla manifestazione passeranno nelle piazze tra le più caratteristiche del centro della città di Catania; da qui il nome dato al percorso “Il Giro delle 10 piazze”.
Partendo dalla splendida piazza Università, sede del Senato Accademico, si percorrerà il più bel tratto di via Etena, passando davanti la Chiesa della Collegiata prima e dei Minoriti dopo. Superata Piazza Stesicoro, si arriverà fino allo storico “Palazzo della Posta”, opera dell’architetto Francesco Fichera inaugurata nel 1929, poi girando verso via Umberto, ci si lascerà alle spalle l’ingresso principale di Villa Bellini. Superata piazza Vittorio Emanuele III, si giungerà a Piazza Iolanda da dove si andrà in Viale Libertà per poi girare verso via Pietro Mascagni.
Si raggiungerà quindi Piazza Bovio, dove si potrà ammirare, all’angolo con via Giuseppe Verdi il “Garage Musumeci”, costruzione in stile liberty inaugurata nel 1928 e costruita sempre da Fichera.
Arrivati a Piazza Carlo Alberto, sede del mercato etneo che oggi giorno popola la piazza, si potrà ammirare la Chiesa della Madonna del Carmine, la cui costruzione fu iniziata nel 1729, il cui prospetto esterno è stato attribuito all’architetto Romano Battaglia. La chiesa nel 1988 fu elevata alla dignità di basilica minore da Papa Giovanni Paolo II.
La sesta piazza che toccherà il percorso è Piazza Santo Spirito, dove ha sede la Chiese Greco-Ortodossa di San Leone, in stile barocco costruita nel 1720. La settima piazza è quella intitolata al celebre maestro Vincenzo Bellini, e vi si trova il monumento a lui dedicato; opera dello scultore Giulio Monteverde, che realizzò l’opera su commissione del comune di Catania; monumento che fu inaugurato il 21 ottobre del 1882.
L’ottava piazza che il percorso attraverserà è dedicata al giurista, filosofo e latinista Mario Cutelli. Nel suo testamento lasciò una parte dei suoi possedimenti alla fondazione di un “collegio d’huomini nobili”, in cui si dovesse studiare “legge canonica e civile”. Nella stessa piazza infatti sorge il Convitto Cutelli. La sua costruzione risale al 1760, per opera di Giovan Battista Vaccarini, che si avvalse della collaborazione di Francesco Battaglia.
Arrivando in Piazza Duca di Genova, si potrà godere della vista del Museo Biscari. Devastato dal terremoto del 1693, la sua ricostruzione cominciò due anni dopo, nel 1695. I lavori furono completati nel 1758. L’anno dopo fu inaugurato; negli anni dal 1764 al 1764 i locali furono ampliati grazie ai lavori dell’architetto Francesco Battaglia. L’ordinamento mussale definitivo fu posto in essere dal Principe Ignazio Paternò Castello nel 1784. Fino al 1927 era sede della collezione del Principe Ignazio Paternò “Naturalia e artificiali“, poi successivamente spostata al Castello Ursino.
La Piazza San Placido è l’ultima delle 10 piazze attraversate dal percorso della manifestazione. Qui sorge la Chiesa di San Placido. Fu costruita sulle rovine di un tempio pagano antico dedicato al Dio Bacco. Il luogo, secondo la tradizione, è anche quello della casa nativa di Sant’Agata. Il Terremoto di 1693, rase al suolo la Chiesa. Tre suore, uniche superstiti al crollo fecero ricostruire la chiesa dall’architetto Stefano Ittar e fu riconsacrata nel 1723.
A Piazza Università si concluderà il giro. Il 14 maggio quindi, si avrà l’opportunità non soltanto di fare una mattinata di sport ma, nello stesso tempo di ammirare le bellezze di Catania, quelle opere che hanno rappresentato per la città il primo atto di ricostruzione post terremoto 1693.
Ricordiamo che questa manifestazione è soprattutto una gara di solidarietà e per parteciparvi basteranno 3 euro, che saranno devoluti al Policlinico di Catania. Il tema di quest’anno è infatti “Ospedale a colori” che prevede l’allestimento a misura di bambino dell’area pediatrica del Policlinico con l’obiettivo di rendere meno traumatico e più sereno il ricovero dei piccoli pazienti, garantendo loro la miglior accoglienza possibile e l’umanizzazione dell’ospedalizzazione.