Pubblicato il: 24 May 2014 alle 12:44 pm
Durante l’ispezione della Polizia scientifica, dell’Asp, della Sanità Pubblica Veterinaria e dell’Inail, ha passato l’esame soltanto il Kebab di Piazza Spirito Santo.
I controlli, coordinati dall’l’U.P.G.S.P. della Questura di Catania e condotti dal personale della Polizia Scientifica, dell’ASP 3 del Distretto di Catania – Unità Operativa di Igiene Pubblica e Unità operativa di Sanità Pubblica Veterinaria e dell’INAIL, ieri sera hanno interessato 5 attività di vendita “kebab”.
Le ispezioni servono ad accertare il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie, la corretta conservazione degli alimenti, l’osservanza delle norme contrattuali in materia di assunzione dei lavoratori (emersione del lavoro nero) ed eventuali casi di occupazione abusiva del suolo pubblico.
Nel caso del KEBAB HALLAL, sia nella sede di via Monserrato 27, sia in quella di via Caronda 188, il titolare, oltre ad essere stato sanzionato per carenza di condizioni igienico sanitarie del locale, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio ai sensi dell’art. 515 c.p. in quanto nel menù non era riportata l’indicazione di utilizzo di cibi congelati ed anche per il reato di cui all’art. 22 co. 12 T.U. immigrazione, per aver occupato alle proprie dipendenze un lavoratore privo del permesso di soggiorno.
Inoltre, il deposito attinente all’attività era privo di autorizzazione e, pertanto, è stata inflitta apposita sanzione amministrativa.
L’INAIL ha riscontrato, inoltre, che sette su otto lavoratori, secondo un primo accertamento presso le banche dati, non risultavano detentori di regolare posizione contrattuale;
All’interno del PAK KEBAB di via Monsignor Ventimiglia 284, anche in questo il titolare è stato sanzionato per carenza di condizioni igienico sanitarie del locale, ed è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio perché nel menù non era riportata l’indicazione di utilizzo di cibi congelati e per aver occupato alle proprie dipendenze un lavoratore privo del permesso di soggiorno. Anche qui l’INAIL ha riscontrato che un lavoratore, secondo un primo accertamento presso le banche dati, non era detentore di regolare posizione contrattuale;
Da ALÌ BABÀ in via Montesano 25 il locale è stato trovato in condizioni igienico sanitarie precarie. Inoltre, un lavoratore non era detentore di regolare posizione contrattuale; il titolare dell’attività poi era sprovvisto di tutti gli attestati di formazione per i lavoratori alle sue dipendenze;
Invece MILLE E UNA NOTTE, in piazza Spirito Santo 18-19-20 è stato trovato in regola sotto ogni aspetto (rispetto delle condizioni igienico sanitarie, delle disposizioni circa la conservazione e lavorazione dei cibi, rispetto della posizione dei lavoratori dipendenti).
Nel complesso sono state inflitte sanzioni per un totale di euro 60.000.
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