“Struttura strategica e decisiva per il mantenimento dell’agricoltura, grande realtà produttiva della provincia”.
In questi giorni è arrivata la notizia del licenziamento di 50 lavoratori del Consorzio di bonifica di Catania.
La struttura è stata definita dal segretario catanese di Sinistra Italiana Salvo Grasso “Strategica e decisiva per il mantenimento e lo sviluppo dell’agricoltura siciliana che, soprattutto in un periodo di recessione economica, è stato il settore che ha prodotto un PIL positivo e che l’unica e la più grande realtà produttiva della provincia che occupa un consistente numero di famiglie”.
Le scelte messe in campo in questi anni dall’esecutivo regionale guidato da Rosario Crocetta, sono aspramente criticate da Grasso, in particolar modo, le leggi proposte in merito dall’assessore al ramo Antonello Cracolici.
Il segretario infatti ha dichiarato che “La politica regionale nell’ultimo ventennio non ha saputo investire in modo opportuno sull’adeguamento tecnologico. Servono oggi nuove infrastrutture, in attesa di ripensare una legge che tenga conto delle necessità territoriali. Per poter far funzionare in modo adeguato e regolare il Consorzio – ha concluso Grasso – cosa che non succede ormai da molto tempo, occorre personale assunto a tempo indeterminato”.
A questa situazione si aggiungono anche le criticità che sta attraversando il consorzio di bonifica 7 di Caltagirone. Nei giorni scorsi è interrotta l’erogazione d’acqua negli agrumeti della zona, portando a una carenza idrica nella vasca di Serravalle, snodo cruciale per gli agricoltori che hanno i terreni fra Palagonia e Scordia.