Antonio Strano, Direttore generale dell’organizzazione interviene sulle vicende di questi giorni e lancia il suo j’accuse all’amministrazione Bianco.
“In questi due ultimi anni si sono cancellate dalla Camera di Commercio 9.162 Imprese: in termini occupazionali significa che si sono aggiunti alla massa di disoccupati oltre 18.000 – la media è di due addetti ad impresa – tra uomini e donne che, se li mettessimo in fila, occuperebbero una sede stradale pari a più di 7 Km (per dare un’idea la via Etnea da Piazza Duomo al Tondo Gioeni è lunga 3,5 Km)”.
Snocciola numeri che fanno paura Antonio Strano, Direttore generale di Confcommercio intervenendo sulle vicende relative all’istituzione dell’isola pedonale sul lungomare e della rotonda in Corso delle Province, iniziative che dice Strano “sono emblematiche di quanto i nostri politici siano lontani dai problemi che i catanesi, in particolare i commercianti, vivono tutti i giorni. Questi ultimi, prosegue la nota, attanagliati da oltre quattro anni dalla crisi, cercano, malgrado tutto, di sopravvivere sperando di poter mantenere i propri incassi al di sopra del punto di non ritorno superato il quale si è costretti, a meno che non si sia autolesionisti, a licenziare e abbassare definitivamente la saracinesca. Io li chiamo “Gli Invisibili” , spiega ancora il direttore generale e tali sono perché quando si vede una saracinesca abbassata con su scritto “affittasi” non si è portati a pensare che dietro quella scritta si è consumato un dramma umano”.
E si domanda “Cui prodest, a chi giova chiudere l’intero lungomare di Catania mettendo in ginocchio le attività dei pubblici esercizi e dei relativi dipendenti?
A chi giova istituire una rotonda (che è in realtà un intero palazzo) in Corso delle Provincie nonostante le numerose lamentele di residenti, commercianti e automobilisti?
A chi giova aver eliminato un ponte (il tondo Gioeni) che forse, in caso di terremoto, non sarebbe andato giù visto le difficoltà incontrate per abbatterlo, celebrando il de profundis dei commercianti di Via del Bosco?
Quali sono stati i miglioramenti in termini di viabilità e vivibilità? ININFLUENTI, anzi: la circonvallazione è congestionata così come la Via D’Annunzio e il Corso delle Provincie; il lungomare è ostaggio di uno sparuto gruppo di ciclisti e ben lontano dall’essere quella location veramente vissuta dalle famiglie prima della chiusura al traffico (i video confermano quanto affermo)”.
Giova sicuramente all’Amministrazione Bianco per imbonire i salotti romani dandola a bere sull’illusoria immagine di una Catania città moderna, capace di ospitare il Presidente della Repubblica e i lavori della NATO.
Un’Amministrazione con nomi nuovi ma già vecchia, stagnante e avulsa dalla realtà. Non un’ idea di sviluppo né un progetto di crescita economica per questa Città che ha tutto per essere una grande ed efficiente metropoli: porto, aeroporto, spiagge, sole, perfino un vulcano attivo e attrattivo, vestigia dei grandi popoli del passato, arte, cultura, università, grandi teatri ecc. Una miniera d’oro che, col turismo, potrebbe rinascere.
La Città non chiede passatempi: chiede solo di poter lavorare per poter resistere ad una crisi diversa dalle altre, che và affrontata con una competenza al passo coi tempi e non con una pedalata in più.
Intanto la contemporaneità della vita di ogni giorno miete vittime aziendali e l’unico motto che sentiamo da Palazzo degli Elefanti è “Liberiamo Catania”.
Si, liberiamola dall’unico settore che potrebbe mantenere o creare occupazione. Gli Invisibili urlano, ma chi governa è sordo e non paga dazio”.
Antonio Strano
Direttore generale Confcommercio Catania