Nessuna irregolarità nella raccolta dei rifiuti dei cestini. L’Ente chiederà chiarimenti sulle autorizzazioni dei veicoli.
Il Comune di Catania interviene sull’episodio dei dipendenti Oikos multati per infrazioni al codice della strada, precisando che “non vi è stata alcuna irregolarità nella raccolta dei rifiuti da svuotamento dei cestini”.
Nella zona, spiega l’ente in un comunicato stampa, la raccolta differenziata viene svolta esclusivamente dal Comune di Catania. La ditta Oikos, invece, come da capitolato, si occupa dello spazzamento e dello svuotamento dei cestini dei rifiuti normali e delle deiezioni canine. Quest’ultimo è un rifiuto non differenziato e di conseguenza non vi è stata alcuna mescolanza con i rifiuti differenziati.
Per ciò che riguarda invece le autorizzazioni dei veicoli per la raccolta e il motivo per cui ha ritirato dei rifiuti indifferenziati da un bar, venendo poi multata, il Comune chiederà formalmente alla Oikos chiarimenti.
Ma cosa era successo. Venerdì, scorso, 13 gennaio, intorno alle 8.30 gli agenti del Commissariato Borgo-Ognina avevano notato in via Pensavalle– proprio nelle vicinanze dell’Ufficio di Polizia – che un mezzo di raccolta rifiuti urbani e un altro veicolo erano parcheggiati in modo irregolare, occupando buona parte della carreggiata e inibendo il parcheggio riservato ai motocicli.
I poliziotti si erano accorti anche che un operatore ecologico aveva raccolto un sacco di rifiuti, consegnatogli dal titolare del “Bar Aldo Moro”, e visto anche l’orario insolito hanno deciso di procedere a un controllo più approfondito in seguito al quale i conducenti dei mezzi, entrambi dipendenti della Società di raccolta rifiuti “Oikos sono stati sanzionati per le violazioni al codice della strada; inoltre è stato constatato che all’autista del mezzo di raccolta rifiuti mancava la carta di circolazione del mezzo e, cosa ben più grave, aveva la patente di guida scaduta dal mese di ottobre.
L’altro conducente, poi è individuato come il sorvegliante di zona della Società, e che avrebbe, quindi, dovuto vigilare anche sulla regolarità dell’operato nella raccolta) è stato sanzionato per sosta vietata.
La polizia ha appurato, poi, che il dipendente era in servizio per lo svuotamento dei cestelli della raccolta differenziata,
ma, contrariamente a quanto previsto dall’ordine di servizio, aveva ritirato rifiuti urbani indifferenziati dall’esercizio pubblico, che finivano – tutti insieme – nello stesso raccoglitore.
Anche qui sono scattate le contestazioni per le violazioni amministrative: al titolare del “Bar Aldo Moro” è stata contestata la violazione prevista dall’ordinanza del Sindaco numero 124/16 che punisce la difformità nel conferimento della
differenziata da utenza non domestica.
Il mezzo di raccolta rifiuti in argomento non è risultato idoneo ad espletare il citato servizio perché non iscritto all’apposito albo regionale dei trasportatori di rifiuti.
Questa violazione ha carattere penale e per questo sono stati indagati in stato di libertà i responsabili per il reato di cui all’art. 256 del decreto legislativo 152 del 2006 che prevede e punisce il trasporto illecito di rifiuti.