Con 27 voti favorevoli su 29 presenti e due astenuti, il consiglio comunale di Catania, a tarda sera, ha dichiarato il default.
Una seduta importante per la città di Catania quella del consiglio comunale di ieri sera durante la quale 27 rappresentanti del civico consesso sui 29 presenti hanno deliberato la dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente. Due gli astenuti.
Il sindaco Salvo Pogliese in apertura di seduta ha ricostruito i passaggi che hanno portato al default dichiarato dall’assemblea cittadina; a partire dalle deliberazioni nº 153 e nº 154 del 4 maggio scorso della sezione controllo della corte dei conti siciliana, fino al pronunciamento del 7 novembre della sezioni riunite di controllo della Corte di Conti, che hanno respinto il ricorso in appello che era stato presentato dall’Amministrazione Comunale. “Abbiamo provato in ogni modo a evitare il dissesto, coi mezzi legali e le norme previste dal decreto milleproroghe -ha detto il sindaco Pogliese- ma la decisione dei giudici contabili non lasciava spazio a interpretazioni diverse dalla presa d’atto della condizione di dissesto. Un fatto traumatico -ha aggiunto- anche perché, siamo la più grande città italiana in questa condizione di default, per via della situazione debitoria di 1,6 miliardi di euro che abbiamo trovato. E certo non è un caso che il legislatore abbia voluto che a decretare il dissesto fosse il consiglio comunale, cioè la massima espressione democratica, dove si raccolgono tutte le espressioni e le sensibilità politiche della città per comune assunzione di responsabilità. Non è il momento –ha proseguito Pogliese- di parlare come si è arrivatia questo stato di cose, anche perché compete ad altri organi accertare le responsabilità -ha aggiunto il primo cittadino- devo ricordare, però, che la Corte dei Conti ci ha imposto di adottare una delibera di misure correttive di 449 milioni di euro per le criticità gestionali rilevate nel triennio 2014-2017, varata nello scorso mese di settembre sempre da questo consiglio comunale. Il mio impegno sarà totalizzante a far si che il peso di questo dissesto non ricada sulle fasce più deboli della popolazione che ci impegniamo garantire in ogni modo. Non dobbiamo pensare –ha proseguito- che il dissesto sia l’Apocalisse e questo messaggio positivo lo vedo recepito dalle tante risposte positive al nostro appello agli imprenditori a contribuire economicamente per accendere le luci di Natale e celebrare insieme un nuovo anno all’insegna del cambiamento. Catania –ha concluso Pogliese- è abituata a risorgere dalle proprie ceneri e ci riuscirà anche stavolta”.
Dopo una sospensione di un’ora dei lavori d’aula per la mancanza del numero legale, alla ripresa, il consiglio ha deliberato dapprima il bilancio consolidato del 2017 e poi è entrato nel merito dell’atto di dichiarazione di dissesto. Il provvedimento deliberativo, redatto dalla ragioniera generale Clara Leonardi, è stato illustrato in aula dal vicesindaco e assessore al bilancio Roberto Bonaccorsi.
Dopo oltre due ore di dibattito, il sindaco Pogliese ha brevemente replicato alle sollecitazioni delle opposizioni ricorrendo a una metafora calcistica: ”Proprio stasera allo stadio Massimino -ha detto- il Calcio Catania pur non giocando benissimo ha vinto, su calcio di rigore, nei minuti di recupero. Siamo abituati alle difficoltà, ma siccome sono un ottimista congenito, sono sicuro che ce la faremo anche stavolta a vincere la nostra partita, voltando finalmente pagina con l’impegno dei tanti che vogliono bene a questa città, a prescindere dalle appartenenze politiche”.
Su richiesta di diversi consiglieri, primo firmatario Andrea Barresi, l’assemblea cittadina ha anche votato all’unanimità un ordine del giorno che impegna l’Amministrazione a garantire le spettanze ai lavoratori del Comune e delle partecipate. Infine, alle 23,30 il consiglio comunale ha deliberato, senza nessun voti contrario dei 29 consiglieri presenti, la dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente.