Calabresi chiudono in vantaggio il primo tempo grazie al gol di Franchini al 43′. Nella ripresa pareggia Lodi su rigore.
di Salvatore Giuffrida
Il tanto atteso 7 settembre, per via della pronuncia del Collegio di Garanzia del Coni sul ripescaggio degli etnei, si è trasformato in quello del test match tra Catania e Reggina. Infatti dopo l’udienza, tenutasi a Roma, lo stesso Collegio ha deciso di depositare il giudizio la prossima settimana.
Dopo un inizio vivace degli etnei, che nei primi minuti di gioco hanno aggredito bene gli avversari, si è assistito ad una prima frazione di gioco pressocché equilibrata. Il 4-2-3-1 disegnato da Sottil ha funzionato bene ed ha prodotto buone trame di gioco. Al termine della prima frazione su un errato disimpegno degli etenei, passa la Reggina. Franchini al 43′ è inarrestabile e con un diagonale riesce a superare Pisseri proteso in tuffo.
Sottil, ad inizio ripresa, butta nella mischia Angiulli, Marotta e Manneh al posto di Bucolo, Barisic e Brodic. I rossazzurri appaiono maggiormente pericolosi. Marotta viene più volte cercato in area con dei cross. L’occasione più ghiotta è però sui piedi di Lodi, che però, al quarto d’ora di gioco, riesce solo ad esaltare le doti del portiere amaranto. Qualche minuto dopo, è lo stesso Lodi a siglare il gol del pari su rigore, concesso da Santoro per fallo su Manneh in area.
Durante il finale i rossazzurri riescono a spingere con maggiore veemenza, sfiorando ripetutamente il gol del vantaggio. La Reggina punge poco e solo su rimessa. Finisce 1-1 tra gli applausi dei 1106 presenti all’impianto di piazza Spedini.
Formazioni iniziali:
Catania: 1 Pisseri, 2 Esposito, 3 Scaglia, 4 Bucolo, 5 Silvestri, 6 Calapai, 7 Barisic, 8 Rizzo, Brodic, 10, Lodi, 11 Llama.
Reggina: 1 Cofente, 2 Kirwan, 3 Zivkov, 4 Bonetto, 5 Redolfi, 6 Solini, 7 Zibert, 8 Franchini, 9 Maritato, 10 Tulissi, 11 Emmausso.
Arbitro: Alberto Santoro (Messina)
Assistenti: Lorenzo Poma (Trapani, Francesco Cortese (Palermo)