Lettera aperta del sindaco di Catania al presidente della FIGC. “Mortificante la decisione della giustizia sportiva. Vergognoso l’arbitro”.
di Salvatore Giuffrida
Si è scatenata una autentica bufera sul calcio italiano e sulla giustizia sportiva, che in piena autonomia, ha deciso di squalificare il giocatore del Pescara Sulley Muntari. L’incredibile storia, è cominciata quando lo scorso 30 aprile il giocatore, durante la partita di calcio Cagliari Pescara, era stato oggetto di insulti razziali. Al continuare di questi Muntari si è rivolto all’arbitro chiedendo la sospensione della partita ma, per tutta risposta, l’arbitro il sig. Minelli lo ha ammonito. Il giocatore ha quindi lasciato il terreno di gioco e l’arbitro lo ha espulso. Da qui la squalifica del giocatore da parte della giustizia sportiva. Per inciso, la partita in questione era assolutamente ininfluente ai fini dei verdetti sportivi della Serie A, in quanto il Pescara è già matematicamente retrocesso da 2 giornate, così come il Cagliari che ha raggiunto matematicamente la salvezza parecchie domeniche fa.
Il Sindaco di Catania, Presidente nazionale dei LiberalPD , ha inviato pertanto al Presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, la seguente lettera aperta:
“Caro Presidente,
l’autonomia del mondo sportivo è principio che rispetto profondamente.
Ma stavolta sento davvero il bisogno di scriverLe, perché la vicenda supera di gran lunga i confini del Calcio e irrompe nei principi fondanti della cultura democratica del nostro Paese.
L’inopinata, mortificante scelta dell’arbitro di non intervenire sospendendo la partita a seguito delle ripetute prolungate espressioni razziste verso il calciatore Sulley Muntari durante la partita Cagliari-Pescara appare del tutto ingiustificabile.
Ancora di più la decisione degli organi di giustizia sportiva di punire la dura protesta di Muntari, a fronte di quel comportamento, con una squalifica!
Mentre sul vergognoso comportamento dell’arbitro si stende un omertoso velo.
Non è accettabile. Non è il nostro Paese questo. Non è degno di una grande tradizione calcistica come quella dell’Italia.
Le chiedo, La prego, intervenga, ridia dignità.
Ed esprima, a nome di tutti, anche mia, solidarietà ed affetto a Sulley Muntari.
Grazie per quello che vorrà fare”.