Le famiglie, alla vista del proprietario e di agenti di polizia municipale, si sono prima barricate sul tetto. Poi sono giunti i pompieri in supporto.

Lunga giornata per il comitato Casaxtutti e per le famiglie che, ormai da quasi un mese, vivono all’interno della palazzina di via Calatabiano.

Stamattina infatti, spiegano in una nota i rappresentanti del comitato, uno dei proprietari del palazzo si è presentato in Via Calatabiano con agenti di polizia municipale, minacciando le famiglie di sgombero.

Gli occupanti, però, si sono rifiutati di lasciare il palazzo rifugiandosi sul tetto dell’abitazione. Poco più di mezz’ora dopo, raccontano, sotto il palazzo sono arrivate quattro unità di Vigili del Fuoco accompagnati da parecchi agenti della Digos. Gli occupanti ed i solidali del gruppo hanno però ribadito nuovamente la loro volontà di non uscire dallo stabile e la loro necessità di avere una casa.

“Siamo famiglie bisognose di un alloggio da anni, affermano, ma non abbiamo mai ricevuto delle risposte adeguate da parte dello IACP e dal Comune di Catania. Qualche settimana fa quindi abbiamo deciso di occupare un palazzo in disuso da anni, in Via Calatabiano 39, perché dopo anni e anni di attese l’occupazione di un luogo abbandonato è l’unica soluzione che ci ha permesso di avere un tetto sopra la testa. Ma fino a ora non c’è stata nessuna intenzione da parte del proprietario di aprire delle trattative, brandendo l’inagibilità del palazzo come condizione sufficiente per pretendere lo sgombero dello stesso”.

Alla fine, dopo più di due ore di trattative, due Vigili del Fuoco sono stati accompagnati all’interno dello stabile per certificarne le condizioni di agibilità.
“Il resoconto del sopralluogo è stato una brutta sorpresa per proprietà ed istituzioni, scrivono nella nota stampa: lo stabile è agibile, hanno detto i Vigili del Fuoco”.

In realtà, parlando con Catania Pubblica, il funzionario che sta stilando la relazione sul sopralluogo di oggi ha così ridimensionato:

“L’immobile ha delle parti ammalorate che devono essere ripristinate. Per ciò che riguarda le parti dello stabile che hanno occupato, ossia piano terra e primo piano, non c’è pericolo di crolli imminenti, se no avrebbero dovuto abbandonare gli appartamenti. Ci sono comunque ci macchie di umidità e di muffa. Al secondo piano, invece, che non è occupato, c’è una questione di inagibilità per salubrità dei locali, a causa di una forte presenza di muffa e umidità, mentre nei due piccoli appartamenti che si trovano all’ultimo piano dove c’è la terrazza, i locali sono inagibili per il controsoffitto pericolante”.

Gli occupanti comunque hanno indetto per stasera alle 20.30, una cena solidale.

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