A chiederlo il movimento “Mineo nel Cuore” in vista dell’incontro di domani tra il sindaco e le organizzazioni sindacali.
In questi anni la città di Mineo è stata sottoposta al carico dei disagi dell’accoglienza, anche di 4.000 migranti, ed ora non può venire meno quella sorta di compensazione sociale che ha giustificato lo sforzo compiuto.
Così in una nota il movimento “Mineo nel Cuore”, coordinato dal Paolo Ragusa che, attraverso la sua rappresentanza consiliare, ha proposto al Sindaco Giuseppe Mistretta alcune istanze legate alla vertenza del CARA, in vista dell’appuntamento con i sindaci e le organizzazioni sindacali, convocato dal primo cittadino di Mineo per domani mercoledì 29 Agosto.
“La vertenza relativa al licenziamento collettivo dei 302 operatori del CARA di Mineo propone – scrivono in una nota i consiglieri comunali Giuseppina Infantino e Mariella Simili –
dentro la necessità di rivendicare la tutela del posto di lavoro di tutti gli addetti, il bisogno di pretendere una corsia preferenziale a favore dei lavoratori di Mineo”.
Secondo il movimento, infatti, “In tutte le ipotesi in campo, ovvero sia la riduzione dell’orario di lavoro per tutti che soprattutto la selezione di soli alcuni lavoratori, la residenza nel comune di Mineo deve costituire motivo di priorità”.
E le due consigliere concludono: “Questa istanza deve essere rappresentata dal Sindaco di Mineo a tutti gli interlocutori, sia sociali che istituzionali, a cominciare dalla prefettura di Catania, ai quali va chiesto di condividere uno specifico accordo. Non possiamo immaginare che continui il CARA di Mineo senza la presenza importante dei lavoratori menenini, vanificando il risultato ottenuto da altri nel passato”.