La comunità nigeriana ha aiutato nelle indagini prendendo le distanze dai fatti commessi dal connazionale. L’onorevole Pogliese: “Schiaffo allo spirito di accoglienza della nostra terra”.
Una decina circa di cittadini nigeriani, nella mattinata di ieri a seguito della notifica del diniego dello status di rifugiato politico da parte della Commissione territoriale, hanno incendiato e danneggiato quattro vetture presenti all’interno del C.A.R.A. di Mineo, una delle quali della Croce Rossa e saccheggiato un magazzino di distribuzione di vestiario, sigarette ed altri beni.
Le indagini condotte dalla Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione della Squadra Mobile a seguito degli incidenti, ha portato all’arresto nella tarda serata di ieri del cittadino nigeriano Evans Owah, classe 1983, ritenuto responsabile, in concorso con altri due connazionali denunciati in stato di irreperibilità ed altri in fase di identificazione, dei reati di devastazione e saccheggio, danneggiamento seguito da incendio, resistenza a Pubblico ufficiale ed altri reati.
Nel corso dei disordini, Evans Owah che avrebbe incitato i connazionali a commettere gli atti criminosi, si è procurato una ferita da taglio all’avambraccio sinistro a seguito della quale è stato trasportato presso l’Ospedale “Gravina” di Caltagirone. I sanitari di turno lo hanno dichiarato guaribile in 15 giorni dimettendolo su espressa richiesta.
Le indagini si sono avvalse della collaborazione della folta comunità nigeriana presente al centro – che ha preso le distanze dai fatti stigmatizzando la condotta dello sparuto numero di connazionali – e sono state corroborate dalla visione delle telecamere di video-sorveglianza del centro.
Espletate le formalità di rito, Owah è stato associato presso la casa circondariale di Caltagirone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Dura la condanna dell’onorevole Salvo Poglise, parlamentare europeo di Forza Italia, che commentando la vicenda ha dichiarato: “L’ennesima rivolta avvenuta nella giornata di ieri al Cara di Mineo, con furgoni ed auto date alle fiamme e il saccheggio dei magazzini del centro di accoglienza, è un ulteriore doloro schiaffo allo spirito di accoglienza della nostra terra che, pur tra mille difficoltà, si sobbarca il dispendioso e difficile compito di accogliere i migranti, ricevendone in cambio violenza e danneggiamenti”.
“Non è più tollerabile – ha continuato Pogliese- assistere inerti a tali episodi, occorre siano immediatamente presi seri provvedimenti per innalzare il livello di sicurezza del Cara di Mineo e far comprendere, una volta per tutte, che l’accoglienza dei siciliani non è l’autorizzazione a calpestare le nostre leggi e minacciare la sicurezza del nostro popolo”.
Foto tratta dalla pagina Facebook “Osservatorio sul Cara di Mineo”