Rossazzurri bocciati dalla sentenza di primo grado. Si andrà in appello al CFA. Dispositivo Giorgetti fermo al colle per dubbi sulla sua costituzionalità.
di Salvatore Giuffrida
Il ricorso del Catania davanti al TFN contro il format della Serie B a 19 squadre è stato respinto. L’udienza si era tenuta il 28 settembre e la decisione è stata comunicata in mattinata dallo stesso organo di Giustizia sportiva. Il giudice ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dagli etnei. Secondo il TFN le norme Noif non garantiscono il diritto di ripescaggio e Fabbricini, commissario straordinario della Federazione Italiana Gioco Calcio, sono state giustificate dall’organo di Giustizia poiché lo stallo istituzionale e giudiziario che aveva messo a repentaglio il regolare inizio del campionato di Serie B.
Per il Catania adesso non resta che ricorrere all Corte Federale d’Appello, che sarà chiamata a confermare o meno la decisione del TFN. Nel frattempo il dispositivo preparato dal sottosegretario con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, inserito nel decreto Salvini, è fermo al Colle per la irma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In questo dispositivo, si darebbe competenza per questioni amministrative e inserimento nei campionati al Tar del Lazio. Il decreto però è al vaglio dei legali del Quirinale. Nel decreto, vi sarebbe una norma, quella sulla gestione della revoca di cittadinanza agli immigrati, che a detta della Cei e di illustri costituzionalisti, come quelli dell’Associazione “Libertà e Giustizia”, sarebbe incostituzionale. Questo potrebbe portare nuovamente il decreto al Cdm per un approfondimento.
Di seguito il responso del TFN:
“Il Tribunale Nazionale Federale – Sezione Disciplinare dichiara inammissibili i ricorsi presentati dalle Società Calcio Catania Spa, Novara Calcio Spa, Ternana Calcio Spa, FC Pro Vercelli 1892 Srl, Robur Siena Spa