Un orgoglioso Catania ha ragione, allo stadio Massimino, su una buona squadra ben schierata da Grassadonia. In gol Paolucci e Bigianti.
di Salvatore Giuffrida
Partita più difficile del previsto quella giocata dal Catania stasera allo Stadio Massimino, poiché di fronte c’era una squadra, sì con parecchi limiti tecnici, ma con tanto orgoglio e ben messa in campo ( Vedi video).
Rigoli si affida al 4-3-3 visto contro il Lecce domenica scorsa, fatta eccezione per Calil lasciato in panchina al posto di Paolucci che in settimana aveva dato negli allenamenti maggiori garanzie realizzative rispetto al brasiliano. Nava, ancora non figura negli undici titolari, al suo posto un Di Cecco in forma smagliante e reinventato terzino destro. Quindi in campo con Pisseri, Djordjevic, Berganelli, Gil Di Cecco, Biagianti, Bucolo, Mazzarani Barisic, Paolucci e Di Grazia.
Di contro una Paganese che il tecnico Grassadoni schiera con un 3-4-2-1 con Chiriac, Di Cuonzo, Alcibiade, Camilleri, Cicerelli, Maiorano, Pestrin, Della Corte, Herrera, Degli, Reginaldo.
Il Catania parte bene, ma dopo 15 minuti l’inerzia del gioco passa in mano agli ospiti, che attuano una trappola ben congeniata al centrocampo dal tecnico Grassadonia; Pestri, attira i centrocampisti del Catania, e Degli li aggira costantemente per poi dare a Cicerelli o Reginaldo. Il Catania nelle pochissime occasioni in avanti, si mostra troppo lezioso, soprattutto nella fase conclusiva. Il primo tempo si conclude con una parata decisiva di Pisseri, che sbarra la strada del gol a Reginaldo ben lanciato a rete con una parata provvidenziale su un insidiosissimo tiro in diagonale.
Il secondo tempo comincia senza cambi da parte dei due tecnici, ma con Rigoli che riesce a trovare negli spogliatoi la formula magica per contrastare il gioco del centrocampo dei giocatori della Paganese. Chiama i suoi a una maggiore pressione e ad anticipare dei movimenti, soprattutto di Bucolo. Il centrocampista catanese da questo momento fa una prestazione esemplare riuscendo a coprire bene e a fare ripartire i suoi in modo veloce ed efficace. Anche Di Cecco, la cui prestazione del primo tempo aveva destato qualche perplessità, migliora in modo sensibile. L’unico che resta in difficoltà è Djordjevic, che nella fase di spinta risulta discretamente efficace, ma nella fase di copertura mostra parecchie incertezze.
Il Catania però nel momento di massima spinta, ma ad essere onesti, con zero tiri in porta, prende il gol a causa di una indecisione di Gil, che non fa a tempo a chiudere su Reginaldo che batte l’incolpevole Pisseri.
Il Catania ha immediatamente una reazione d’orgoglio e pareggia subito dopo con Paolucci che devia in rete una palla vagante in area di rigore avversari. La Paganese si disunisce e prende il secondo gol con Biagianti. Di Cecco vede un corridoio libero e da una palla filtrante, in Area c’è Biagianti che beffa Chiriac in uscita con un piccolo pallonetto.
Paganese che si riversa in avanti, il Catania riesce a difendersi anche con qualche affanno, e sfiora il 3-1 in contropiede con Calil appena entrato e poi con Di Grazia che su servizio di Calil tira bene battendo il portiere, ma sulla linea un difensore della Paganese salva.
Il risultato finale premia l’orgoglio e la furbizia dei giocatori del Catania, che hanno poco che festeggiare. Infatti mercoledì si gioca a Messina per la Coppa Italia e domenica prossima si andrà a fare visita al Foggia. Segnali comunque buoni e prova di maturità da parte dei ragazzi di Mister Rigoli superata. Ora ci vogliono risultati a supporto di questa crescita di mentalità che è alla base per il rilancio dei colori rossazzurri.