Superlativa prestazione del portiere. Poche idee in avanti e tanta confusione in difesa. Entrambe le fasce soffrono la velocità e l’estro di Mancino.
di Salvatore Giuffrida
Il Catania pareggia ad Andria grazie a Pisseri. In un campo difficile con una bellissima tifoseria che ha sostenuto i suoi beniamini per tutti i 90 minuti di gioco, il Catania visto allo stadio “Degli Ulivi” è apparso in difficoltà. Rigoli affida al 4-1-3-1, con Pisseri, Djordjevic, Nastrini, Gil, Nava, Scoppa, Biagianti,Silva, Calil, Russotto, Paolucci. Di contro un’ Andria con il 4-2-3-1.
Subito si vede che non è serata per il Catania che va in nettissima difficoltà in entrambe le fasce, e i due centrali difensivi, Bastrini e Gil, ne combinano veramente di tutti i colori. Mancino, il fantasista dell’Andria si propone con estrema facilità e le occasioni per i pugliesi fioccano esaltando le doti di Pisseri che stasera, non solo è stato il migliore in campo dei rossoazzurri, ma ha salvato il risultato con interventi a volte prodigiosi. In avanti ci si affida a tiri da lontano e con Calil sempre costantemente fuori dalle manovre offensive dei ragazzi di Mister Rigoli, il reparto è praticamente tenuto dal solo Russotto, che alla fine del primo tempo ha una ghiotta occasione per segnare, ma il tiro è debole.
Nella ripresa, il Catania sembra più ordinato, ma fatto sta che Biagianti e company non riescono per nulla ad essere incisivi in avanti, complice anche una prestazione di Silva che in parecchie situazioni sembrava a dir poco spaesato. La girandola dei cambi porta il Catania a sistemarsi in campo con il 4-3-3. Escono Silva, Calil e Russotto, molto stanco, a loro posto rispettivamente Fornito, Piscitella e Barisic. Il risultato non cambia e l’Andria ha sempre in mano il gioco, mettendo in campo altre 2 punte cercando di riversarsi in avanti. Ultimi minuti da brivido con Biagianti che prende il palo e sull’azione successiva la Fidelis Andria colpisce il legno della porta difesa da Pisseri, che qualche istante dopo salva il risultato con un intervento prodigioso su un tiro a botta sicura di Mancino, il più pericoloso dei suoi.
Finisce 0-0 con un Catania che in settimana deve assolutamente rivedere i piani difensivi. Con una buona organizzazione difensiva si dà tranquillità in avanti e soprattutto si riesce a impostare per bene un gioco di attacco che contro la Fidelis Andria è stato molto lacunoso e affidato troppo su azione personali di singoli giocatori.