Lo Monaco: “Pitino dava a Calil 308 mila euro a stagione. Cardone poteva stare zitto “.
Oggi a Torre del Grifo per parlare nel pre partita non c’era il Mister Petrone, bensì un infuriato Lo Monaco. L’amministratore Delegato del Calcio Catania ha messo in chiaro alcuni concetti sulle difficoltà societarie e ha risposto alle dichiarazioni di Proto, neo Presidente del Messina Calcio e del dirigente Marcello Pitino, ex Catania.
Il Direttore ha esordito dicendo che questa era “Una conferenza stampa dovuta, che permette a voi di fare il vostro lavoro, in ottica di Messina. Poi negli ultimi tempi tutti si appropriano di parlare di questo Catania così in difficoltà. Mi riferisco a interviste di ex dipendenti del Catania. Poi i nostri tifosi vengono sempre portati come esempio negativo. Il Catania ha avuto in tre anni degli episodi negativi che lo hanno portato dalla A alla Lega Pro. Sono stati fatti molti errori globali, da parte di tutti. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Il presente è fosco è anche dovuto a vicende giudiziarie che vedono la Società coinvolta e anche la Proprietà, anch’essa coinvolta per fatti giudiziari extra calcistici”.
Lo Monaco continua poi il suo monologo iniziale, che è durato una mezz’ora abbondante, dichiarando che “Il Catania è stato un esempio societario positivo stando 10 anni in serie A.”
Rispondendo a Pitino, che ha affermato in settimana che avevano fatto miracoli nella loro gestione sotto le falde del’ Etna dichiara che “L’anno scorso questa società aveva 3 direttori sportivi, un controsenso per una società i cui bilanci sono negativi ed è a tutt’oggi in costante rischio di fallimento. Vincere il campionato dei conti e del risanamento dei debiti, sarebbe per il Catania come vincere la Coppa dei Campioni. Pitino non ha mai fatto l’amministrativo e si è visto. Calil costava al Catania 308 milioni netti a stagione, una cosa amorale”.
Parlando della squadra e della partita di domenica, Lo Monaco ha analizzato la stagione del Catania affermando con estrema lucidità che “Da un punto di vista tecnico non siamo assolutamente soddisfatti. Per la rosa che ha il Catania ci aspettavamo molto di più. Tra Catania e Messina ci sono 20 punti di differenza conquistati sul campo, e questo vorrà dire di certo qualcosa. A Messina stanno preparando la partita come se fosse la partita della vita. Il Catania considera derby solo quello contro il Palermo. In ogni caso saremo pronti ad affrontarli, perché di certo non siamo degli sprovveduti. Non ci diamo per vinti e il cambio dell’allenatore è frutto di questa voglia di combattere fino alla fine per centrare la qualificazione ai Play off”.
Velenose più che mai le dichiarazioni contro il neo Presidente del Messina Proto. Lo Monaco fa i “Complimenti al neo presidente del Messina. L’augurio che gli faccio-continua il Direttore- è di avere la forza di spendere gli stessi soldi che io ho messo a Messina e magari di spenderli meglio, visto che lui è un vincente.
Dire che dopo Franza non c’è stato più nulla, ricordo che gli ho lasciato la squadra in lega pro, vincendo 2 campionati e senza avere nessun punto di penalizzazione. Franza ha speso 60 milioni di euro, io ho preso una batosta nei denti, il messinese è stato sempre passivo. Per organizzare una partita a Messina ci volevano 6000 euro e l’incasso era di 1800.”
Lo Monaco poi risponde, dopo averle lette durante la conferenza stampa, alle dichiarazioni del Questore di Catania Cardone, apparse sul quotidiano ” La Sicilia”. Il Dirigente della Polizia di Stato, trasferito a Milano, nella sua intervista di commiato alla città, aveva parlato anche del Catania e della vicenda finanziaria dl gruppo Finaria, dichiarando che “La nostra indagine Treni del gol, è finita in commissione antimafia. Sono dispiaciuto per la gente di Catania e consapevole che se ci fosse una società forte tutto andrebbe meglio. Credo che le questioni di Finaria siano gravi…. Catania ha bisogno di una rinfrescata”.
Il Direttore ha replicato seccamente “Cardone ha perso una occasione per stare zitto”, definendo inopportune le parole dell’ormai ex Questore di Catania “verso una società che sta facendo di tutto per ripartire con conti in ordine e poi con un progetto tecnico di rilancio verso la Serie A”.
Pietro Lo Monaco che legge le dichiarazioni del Questore Cardone durante la conferenza stampa
Tornando infine alla partita di domenica, il massimo dirigente etneo si è espresso così: “Comprendo come stanno preparando la partita a Messina. A Siracusa abbiamo visto cose che vedevo nei campetti a 16 anni. Sul piano delle valutazioni il Catania ha qualcosa in più che stanno cercando di limare in questo modo. Noi però non siamo degli sprovveduti. Da un punto di vista psicologico speriamo che le ultime 2 partite non abbiamo lasciato degli strascichi. Noi abbiamo un organico abbastanza poliedrico. Petrone ha avuto poco tempo per assimilare le conoscenze sul Catania. Ora si sarà fatto una idea più precisa. L’allenatore bravo si adatta ai giocatori.
Montella è il migliore allenatore che c’è in Italia. Conte è un maestro. Mourino accentrava le tensioni su di lui, ma come espressione del lavoro in campo, non è il massimo della vita”.
Di tutto e di più quindi. E domenica in campo, ci saranno non solo diversi ex di fronte, come Musacci, Silva, Anastasi nel Messina e Pozzebon tra le fila del Catania, ma anche tanta rivalità e soprattutto un confronto su come fare calcio.