Inutile il gol di Curiale. In avanti troppe occasioni sprecate dai rossazzurri. Difesa distratta in occasione dei due gol.
di Salvatore Giuffrida
La partita di stasera tra Reggina e Catania, allo stadio Granillo è stata una battaglia, dove ha vinto la squadra amaranto, complice una difesa etnea distratta.
VIDEO
I rossazzurri, orfani di Di Grazia, Bucolo e Lodi, quest’ultimo lasciato in panchina per un infortunio alla mano, erano partiti bene. Nei primi quindici minuti di gioco, le occasioni da gol per i ragazzi allenati da Lucarelli, sono arrivate una dietro l’altra. Ma grazie ai grandi interventi del portiere amaranto Cucchietti e ad un po’ di imprecisione di Mazzarani e Curiale sotto porta, la marcatura rossazzurra non è arrivata, e a nulla è valsa la grande mole di gioco espressa dal Catania, che era padrona del campo.
Dopo, è cominciata a salire in cattedra la Reggina, che però ha trovato un muro difensivo ben coordinato da Biagianti, schierato da Lucarelli nel ruolo di play basso.
Gli amaranto però, con un lampo di De Francesco, sono passati in vantaggio. Il centrocampista reggino è riuscito a liberarsi dalla marcatura a lui riservata al centrocampo etneo, e ha passato la palla Bianchimano, che ha siglato il gol del vantaggio dopo che con una finta si era liberato di Aya.
La reazione del Catania non si è fatta attendere, ma occasioni da gol non ne sono arrivate fino all’ultimo minuto del primo tempo, quando Marchese con un cross in area, ha trovato pronto alla deviazione vincente di testa Davis Curiale.
Nel secondo tempo è successo quello che nessun tifoso rossazzurro si poteva mai immaginare. La Reggina ha cominciato a giocare esprimendo un veloce giro palla e il Catania, anche senza subire grossi pericoli, non è riuscita a contrastare il gioco dei calabresi.
Allo scadere dei 6 minuti di recupero, che sono stati concessi dall’arbitro per un lancio di fumogeni, che sono arrivatisul terreno di gioco, da parte dei tifosi amaranto, i reggini hanno costruito l’azione che ha deciso il match.
Tulissi si è riuscito a liberare di Marchese successivamente ha passato la palla a De Francesco. Dai suoi piedi è partito un cross verso il centro dell’area e Bianchimano, lasciato inspiegabilmente solo ha battuto a rete imparabilmente.
Il risultato è tutto sommato giusto. la partita è stata buttata al vento dal Catania soprattutto nel primo tempo, dove sono emerse delle lacune realizzative, esattamente come sabato nel corso della partita contro la Sicula Leonzio.
La Reggina è apparsa cinica e determinata, lottando su ogni palla, specialmente nella ripresa. Una squadra, quella amaranto, che appunto ha saputo sfruttare al meglio le indecisioni della difesa etnea, portando a casa un risultato importante per il proseguo della stagione.
Infine deplorevole lo striscione contro i catanesi apparso nella curva dei supporters amaranto durante il secondo tempo della partita. La scritta “Nessun elefante vi protegge, prima o poi la lava vi distrugge”, no ha niente che riguarda il sano incitamento sportivo.
REGGINA (4-3-1-2) 23 Cucchietti; 2 Pasqualoni, 5 Laezza, 19 Di Filippo, 3 Solerio; 29 Mezavilla, 10 De Francesco, 14 Marino; 11 Di Livio; 7 Tulissi, 9 Bianchimano. A disp. 1 Licastro, 12 Turrin, 24 Amato, 20 Bezziccheri, 17 Porcino, 8 Garufi, 6 Fortunato, 13 Auriletto, 18 Tazza, 4 Gatti, 23 Silenzi, 25 Sparacello. All. Maurizi.
CATANIA (3-5-2) 12 Pisseri; 4 Aya, 5 Tedeschi, 26 Bogdan; 13 Semenzato, 8 Caccetta, 27 Biagianti, 32 Mazzarani, 15 Marchese; 11 Curiale, 7 Russotto. A disp. 22 Martinez, 21 Esposito, 16 Blondett 33 Lovric, 19 Manneh, 18 Fornito, 20 Djordjevic, 29 Ripa, 10 Lodi, 34 Rossetti, 35 Correia. All. Lucarelli.
Spettatori: 2371
Reti: Bianchimano (Rg), Curiale (Ct), Bianchimano(Rg).