Battuta in casa per 3-1 una buona Juve Stabia. In difficoltà nei primi minuti riesce ad avere la meglio mostrando personalità e compattezza.
di Salvatore Giuffrida
Allo stadio Angelo Massimino oggi al via il campionato di Lega Pro dei rossoazzurri. Dopo il minuto di silenzio per i morti del terremoto che ha colpito il centro Italia sono cominciate le ostilità.
Il Catania inizialmente si è schierato con 4-3-3 Pisseri, Nava, Gil; Bastrini, Djordjevic, Biagianti, Scoppa, Silva,Russotto, Paolucci Calil. Calil è chiamato a formare un centro campo a rombo e gioca centrale dietro le punte Russotto e Paolucci. La Juve Stabia risponde con un 4-1-4-1.
Catania paga a caro prezzo l’atteggiamento un po’ troppo remissivo del centrocampo e un giro palla in fase di ripartenza abbastanza scolastico. Scoppa arretra spesso sulla linea dei difensori, nel tentativo di fare salire Djordjevic e subisce il gol su una pressione su Biagianti che perde palla, in area pasticcio di Gil e Lisi fa il gol.
Il Pareggio del Catania, arriva dopo parecchi minuti di sofferenza, dove però la Juve Stabia ha un buon giro palla. Scoppa riesce a trovare, per la prima volta in partita, un varco al centro campo e si propone, passa a Calil che pareggia con un tiro solo davanti il portiere.
Le sofferenze del Catania del primo tempo, al centrocampo stanno nel fatto che che la Juve Stabia a cinque uomini al centro campo. E la poca mobilità di Djordjevic sulla fascia crea qualche problema di troppo, e li la Juve Stabia crea i raddoppi e arriva più volte in avanti.
L’inizio del secondo tempo vede una Juve Stabia più intraprendente in avanti. Sulla fascia Da Silva Russotto al 52’ c’è il gol del Catania. Il brasiliano dà una palla filtrante a Russotto che scappa a tutti, palla in area e gol di Paolucci dopo un batti e ribatti.
Partita che vive una fase di stanca con la Juve Stabia in leggera ma sterile supremazia territoriale. Unico demerito del Catania è quello di non provare a chiudere la partita lasciando qualche palla di troppo agli avversari.
A 2 minuti dal termine la Juve stabia rimane in 10 uomini per espulsione, doppia ammonizione di Salvi per fallo su Russotto, che partiva in contropiede.
Catania a corto di ossigeno che subisce il gioco avversario, ma su un errore della difesa Di Cecco chiude i conti.
Catania un po’ da rivedere nella fase difensiva, ma tutto sommato buono, per cinismo e concretezza.
Vittoria che porta il Catania a -4 in classifica e con un morale così buono c’è che ben sperare contro l’ Andria domenica fuori casa.