Rigoli azzecca la mossa Di Cecco come terzino. Gol vantaggio su episodio fortunato. Di Grazia chiude i conti. In evidenza Pisseri che è una certezza tra i pali.
di Salvatore Giuffrida
Il Catania supera il Lecce e vince la sfida del Massimino, lasciando finalmente l’ultimo posto in classifica. Vittoria nata non tanto dall’intensità di gioco durante i 90 minuti, ma frutto di una fase difensiva studiata in modo certosino dal tecnico Rigoli.
Il Catania schierato in campo è un 4-3-3 con Pisseri Di Cecco Gil,Bergamelli,Djordjevic, Biagianti, Bucolo, Mazzarani, Barisic, Calil, e Di Grazia.
Il Lecce è schierato a specchio, con Bleve, Vito Francesco, Drudi, Giosa; Ciancio, Lepore, Arrigoni, Mancosu, Torromino, Caturano e Pacilli. Assente tra gli undici iniziali Tsonev, non al meglio.
La scelta di Rigoli di schierare come terzino destro Di Cecco si evidenzia fin da subito, infatti Torromino non riesce mai a superarlo e questo crea parecchi problemi in fase di conclusione al Lecce. Dall’altro lato, però c’è Djordjevic, che è sembrato in difficoltà nelle chiusure, soprattutto a leggere i tagli in diagonale di Mancosu, ma Bergamelli e Gil, riescono ben a chiudere le strade verso l’area di rigore. Il Lecce comunque riesce a farsi pericoloso e ad arrivare a conclusioni molto insidiose. In questi casi Pisseri si esalta e riesce a deviare in angolo le palle scagliate da Caturano verso la porta del Catania.
Il Lecce è sembrato essere a tratti padrone del centro campo, il giro palla, abbastanza efficace dei salentini, funziona ma la difesa del Catania funziona altrettanto bene. Il primo tempo si conclude sul risultato a occhiali.
Nel secondo tempo, iniziato senza cambi, vede il Catania leggermente in difficoltà, con i salentini più pericolosi. Piselli si esalta su una doppia parata e la porta del Catania sembra stregata per i ragazzi allenati da mister Padalino.
Il Gol del vantaggio del Catania, arriva su un episodio favorevole. Tiro da fuori area di Silva, da poco entrato per uno spento Calil, e deviazione che mette fuori causa il portiere Bleve. Catania in vantaggio e Lecce in avanti alla ricerca del pari. Dopo qualche minuto Torromino, nel tentativo di superare Di Cecco, perde la palla. Transizione veloce di Di Cecco che passa a Di Grazia, il giovane attaccante vede spazio davanti a se e lo sfrutta tutto, entra in area da destra e tira in diagonale una palla imprendibile per i portiere del Lecce.
La partita praticamente finisce qui. Ultimi minuti che vedono il Lecce in avanti però via via in modo sempre più disordinato. Nel finale entrano De Rossi per un applauditissimo Di Cecco e Paolucci per Barisic.
Finisce 2-0 tra gli applausi di tutto lo stadio e con una tifoseria che, dopo questa vittoria contro la prima della classe nutre ben altre speranze rispetto a quelle dopo la mediocre partita dei rossazzurri con il Melfi.
In conferenza stampa, Bucolo e soprattutto Rigoli bacchettano l’ambiente che aveva aspramente criticato la squadra dopo il pareggio della scorsa settimana, ma il calcio è questo e le critiche e gli elogi sono ovviamente legati ai risultati del campo. Dopo questa partita arrivano gli elogi, soprattutto a Rigoli per una interpretazione tattica molto buona della gara e con scelte iniziali e movimenti veramente lodevoli. È piaciuto il suo 4-3-3 in fase difensiva e il 4-2-3-1 in fase di possesso palla, che ha non tanto disorientato gli avversari, ma ha sfruttato al meglio le caratteristiche dei giocatori rossazzurri, è piaciuto di meno l’atteggiamento mentale. Una squadra in predicato di vincere il torneo, non si può permettere di giocare bene solo le partite contro squadre blasonate, perché queste valgono gli stessi punti delle altre partite. Prossima partita in casa contro la Paganese, dove questo Catania è chiamato a una prova di umiltà e concentrazione.