Terzo stop di fila per i rossazzurri. Tra i peggiori Biagianti e Marchese. Pulvirenti le tenta tutte ma i suoi sono troppo scarsi.
di Salvatore Giuffrida
Senza speranza questo Catania visto perdere contro la Paganese, che alla lunga sta mostrando il suo vero volto, quello di una squadra debole tecnicamente e non all’altezza di emergere nel calcio professionistico ( Vedi il commento in siciliano).
La scusa dei limiti mentali non regge quando si vedono ripetere con una frequenza imbarazzante degli errori tecnici visibili solo in campetti di periferia. Il Catania sopperisce a questi limiti non giocandosi la partita, cioè abbassando i ritmi e cercando di coprirsi il più possibile, lasciando a incursioni sporadiche di singoli le sue velleità offensive.
La Paganese sfrutta tutti i difetti del Catania, che ha un centrocampo lento e poco tecnico, giusto negli uomini i cui a inizio stagione si puntava di più. Infatti il duo Biagianti Scoppa, non regge il confronto con i propri avversari, che con facilità imbarazzante fanno girare la palla velocemente e altrettanto velocemente riescono a recuperarla intervenendo su passaggi errati.
La Paganese costruisce la vittoria spingendo sul lato debole del Catania, cioè sulla fascia presidiata da Parisi, che in questa partita e anche in altre, non ci ha mai capito quasi nulla. Il ragazzo non riesce a marcare e in fase propositiva fa orrori in fase di disimpegno, regalando la palla costantemente agli avversari.
L’esperimento Marchese è fallito. Come centrale non riesce a tenere l’uomo e sulle fasce patisce troppo la veemenza atletica degli avversari, che lo saltano con troppa facilità.
Nel primo tempo infatti, il Catania riesce a sfiorare l’impresa di mantenere inviolata la porta, ma un grazie a Marchese che in area si perde il suo avversario di turno passa in svantaggio. Alcibiade, su azione di calcio d’angolo, lo supera troppo facilmente e di testa supera Pisseri, a dire il vero incerto nell’uscita.
Il secondo tempo vede un Catania che spinge in avanti e su un tiro di alleggerimento di Di Grazia trova il gol su una deviazione sfortunata di un difensore azzurro. L’entrata di Russotto in campo pare portare al Catania un pò di fantasia e imprevedibilità. Ma dura troppo poco.
La Paganese mette ordine al centrocampo e neutralizza tutte le palle maldestramente buttate in avanti dai rossazzurri. Poi su un calcio d’angolo regalato da Parisi, Marchese, ancora lui sii fa sorprendere dalla traiettoria del pallone e lascia Firenze indisturbato in posizione ottimale per calciare il pallone in rete per il definitivo 2-1.
Paganese che con questa vittoria scavalca in classifica il Catania, che mai come oggi, sembra non aver più nulla da raccontare in questo campionato.