Rossazzurri sconfitti in casa dall’ultima in classifica. Limiti tecnici e psicologici evidenti. Pisseri salva i suoi dalla goleada. La corsa per la Serie B finisce qui.
Petrone non si fida del Melfi e schiera la migliore formazione possibile. Lascia fuori Scoppa, Di Grazia e Mazzarani, che non hanno evidentemente convinto il tecnico rossazzurro. Sulla fascia c’è Tino Parisi, vista l’assenza di Gil per squalifica. A completare la linea difensiva Bergamelli e Marchese centrali e Djordjevic sulla fascia sinistra. Il centrocampo a tre è composto da Biagianti, Bucolo e Fornito. In attacco Pozzebon e Tavares con, a loro sostegno, Russotto.
Di Contro un Melfi, reduce da 11 sconfitte di fila, che schiera un 4-3-3, che può facilmente trasformarsi in 4-5-1.
A chi pensava e sperava di vedere una goleada rossazzurra, la realtà tradisce le lecite aspettative. Nei fatti invece si vede un Melfi molto compatto e aggressivo. Parisi in nettissima difficoltà sulla fascia, Russotto è chiamato a fare anche il lavoro del compagno. Biagianti e Bucolo vanno in confusione e il buon Fornito, non riesce a sopperire alle deficienze dei suoi compagni.
Il Melfi si difende benissimo con diagonali sempre precise, e poi attacca con cinismo, arrivando sempre a tiro pericolosamente. Il gol del vantaggio del Melfi arriva già nel primo tempo. Infortunio tecnico di Parisi, il peggiore dei suoi, che lascia la fascia libera agli avversari,e la coppia Marchese Bergamelli che non vedono il taglio dentro l’area di Foggia, che indisturbato segna agevolmente.
Il Catania reagisce poco o nulla, e il Melfi finisce agevolmente in vantaggio il primo tempo.
Nel secondo tempo viene buttato nella mischia Barisic, ma la musica non cambia. A metà della ripresa, il suicidio tattico di Petrone, che fa entrare Di Grazia e poi Mazzarani, sguarnendo il centro campo, già di suo povero di contenuti tecnici. Il risultato è tanta confusione sterile del Catania. Il Melfi sale in cattedra e controlla la partita per poi ripartire e impegnare severamente Pisseri che evita al ai rossazzurri un passivo pesantissimo. Infine arriva al novantesimo il giusto raddoppio del Melfi, che evita gli ultimi minuti di sofferenza per gli ospiti. Melfi che rinasce a Catania dopo 11 sconfitte di file. Poveri illusi i tifosi, ancora traditi, da una squadra, che probabilmente ha perso oggi ogni credibilità per risalire in serie B nel corso di questa stagione.
Claudio Luca, fondatore della Bacco S.r.L., sponsor del Calcio Catania, a fine gara ha parlato in toni molto delusi della prestazione della squadra, sottolineando che “tra Melfi e Akragas il Catania purtroppo ha lasciato 11 punti”.
Petrone chiede scusa ai tifosi per la prestazione dei suoi nel primo tempo. Dichiarazioni che lasciano perplessi alla luce della prestazioni disastrose della sua squdra soprattutto nella ripresa.
Davanti a 7962 spettatori ha arbitrato più che bene il sig. Annaloro di Colegno, coadiuvato dai signori Biava di Provercelli e Ramy Ibrahlm Kamal di Torino.