Pareggio con la Fidelis Andria nonostante l’uomo in più. Mazzarani sbaglia un rigore. Fischi per Rigoli. Di Grazia non punge più.
di Salvatore Giuffrida
Brutta gara dei rossazzurri oggi pomeriggio al Massimino, per l’ultima partita di questo 2016. Il Catania era molto rimaneggiato per via delle squalifiche di Biagianti, Bastrini, Gil e Nava. Al centro della difesa ha giocato con Bergamelli, al rientro Mbodj, che non ha entusiasmato per nulla. Al centrocampo Mazzarani con Scoppa e Bucolo. In attacco Barisic al centro e Russotto e Di Grazia sulle corsie laterali. Di contro l’Andria con un più che ordinato 3-5-2.
Russotto parte bene con delle belle incursioni sulla fascia sinistra ma poi si spegne pian piano per il troppo nervosismo. Frattanto aveva creato qualche buona occasione da gol puntualmente divorata da un attacco del Catania sempre più in difficoltà in questa stagione. L’Andria dapprima sfrutta il contropiede poi, quando la veemenza dei nostri va a scemare, imposta delle belle azioni molto pericolose, una di queste sventata da un ottimo Pisseri che chiude bene sul primo palo un tiro al volo insidioso di Tito.
Nel Catania Di Grazia in confusione, non riesce mai a farsi trovare bene nelle rarissime occasioni in cui arrivano passaggi dalle sue parti e perde anche palloni in modo banale. Il primo tempo, si chiude con la sensazione che la Fidelis Andria abbia giocato uno squarcio di partita superiore rispetto ai rossazzurri, lacunosi al centrocampo dove Scoppa mai è riuscito a entrare in partita e con Bucolo che sta attraversando un momento di calo prestazione vistoso.
Il secondo tempo inizia senza cambi e la Fidelis Andria sembra controllare bene la partita. Su un contropiede, Di Grazia viene steso in area e l’incerto signor Marchetti di Ostia Lido, assegna un rigore un po’ troppo generoso. Dal dischetto ci pensa Mazzarani a togliere i dubbi sul rigore con un tiro fiacco e centrale che Poluzzi ha tutto il tempo di abbassarsi per intervenire su di esso.
Dopo qualche minuto, ancora un contropiede dei rossazzurri e Russotto, lanciato a rete viene steso da Rada, che viene espulso. Il Catania gioca gli ultimi minuti con un uomo in più. Troppa foga, troppa poca lucidità e troppe indecisioni su palle inattive, tutte sprecate malamente.
L’Andria si difende con un ordinato 5-3-1. Rigoli, fa una sostituzione incomprensibile. Nel vano tentativo di dare più peso in attacco fa uscire Bucolo per Paolucci. Di fatto regala la superiorità numerica al centro campo della Fidelis Andria, un po’ come fece contro la Virtus Francavilla. Gli avversari qui non ne approfittano e la partita finisce 0-0 con Paolucci e Anastasi, entrato in precedenza al posto di Barisic, che non toccano nemmeno un pallone.
Troppi evidenti i difetti in fase di attacco della squadra. Demerito della società che non ha costruito bene questo reparto, e anche colpa di Rigoli che soprattutto nelle palle inattive non è riuscito fino ad ora a trasferire schemi funzionali.
Per ora pausa e calciomercato che dovrebbe rivoluzionare la squadra sia con partenze che con arrivi. Gli allenamenti riprenderanno l’otto gennaio per poi giocare il 21 la partita contro il Fondi fuori casa.