L’assessore risponde alle posizioni espresse dal Prc e dice “L’impresa privata non è sempre e comunque da demonizzare”.
“Il boschetto non è un’area anonima, ha un posto preciso nell’identità della città, perché stravolgerlo con un’attività standardizzata e mercificata?” così i componenti del circolo Olga Benario di Rifondazione Comunista avevano chiesto in conferenza stampa di salvare il Boschetto Playa dalla privatizzazione.
Ma l’Assessore al Verde del Comune di Catania Rosario D’Agata ha replicato: “Stavolta stiamo discutendo del nulla: è ridicola l’affermazione che Catania stia per perdere il Boschetto perché non vi è alcuna privatizzazione ma semmai una concessione. Inoltre la superficie del Parco avventure – ce ne sono altri, frequentatissimi dagli ambientalisti, nella nostra provincia e, naturalmente, in tutt’Italia – è limitata al 20% dell’intera area che rimarrà comunque tutta aperta alla fruizione dei cittadini. Va sottolineato poi che, in cambio della concessione stessa, la ditta si occuperà della manutenzione dell’intero Boschetto fornendo servizi per una somma fino a 30.000 euro all’anno”.
Rifondazione in conferenza stampa aveva detto “Anche dal punto di vista politico-amministrativo siamo di fronte a una scelta insostenibile: sono usati fondi ministeriali dedicati alla creazione di lavoro in attività ambientali e invece impiegati sostanzialmente per finanziare un’impresa privata, nata per l’occasione. Il vantaggio del Comune è il risparmio su una parte dell’attività di manutenzione dell’area appare, inoltre di entità risibile. In passato erano stati avviati rapporti con la forestale, quindi un soggetto pubblico, per la stessa manutenzione. Che fine hanno fatto? Ci sembra di ricordare che all’annuncio da parte della giunta Stancanelli della privatizzazione del boschetto le forze di centro sinistra allora all’opposizione espressero un giudizio critico e adesso?”.
E l’Assessore in risposta a queste affermazioni, “Insomma pur partendo da affermazioni assolutamente condivisibili giungono a conclusioni influenzate dalla convinzione che l’impresa privata è sempre e comunque da demonizzare, anche quando, come in questo caso, agisce in un quadro di regole stabilite da un apposito bando del Ministero dell’Ambiente. Purtroppo negli ultimi mesi da parte di soggetti dalla rappresentatività molto limitata è invalso l’uso di creare grandi polveroni dietro i quali non c’è assolutamente nulla. In tema di salvaguardia del territorio, per esempio, è stata proprio la Giunta Bianco a evitare, con atti amministrativi complessi, che la costa del Lungomare di Catania fosse coperta da una valanga di cemento. Eppure di cosa si parla? Della bufala della ‘privatizzazione’ del Boschetto, quando sarebbe bastato leggere i provvedimenti che si trovano sul sito web del Comune (http://www.comune.catania.it/servizi/bandi-di-gara/default.aspx?bando=43489) per rendersi conto che si tratta di una enorme sciocchezza”.
E conclude “Ricordano male, poi, gli esponenti di Prc: io stesso, da opposizione, una volta ottenuti i necessari chiarimenti, non posi alcun ostacolo alla realizzazione del progetto. E ricordano male anche quando parlano di un’offerta di manutenzione da parte della Forestale: si trattò soltanto di un utilizzo di alcune unità autorizzate dalla Regione”.
“Infine – ha affermato D’Agata – se la ditta che ha vinto la gara per la concessione dovesse essere inadempiente l’Amministrazione Bianco, come ha già dimostrato in molte occasioni di saper fare, interverrà. Peraltro la nostra Amministrazione ha già avviato rapporti di fruttuosa collaborazione con associazioni e con privati per la gestione di parchi e area a verde. Voglio infine dare l’unica vera notizia dopo un cumulo di illazioni: il Boschetto, chiuso per motivi di sicurezza dopo tromba d’aria di novembre, dopo l’abbattimento di sei palme dattilifere e altri alberi pericolanti, sarà riaperto, almeno per quanto riguarda la parte circostante il laghetto, entro la fine del mese di marzo”.