La riqualificazione del luogo aveva suscitato le proteste del Comitato Antico Corso che oggi, comunque, scenderà in protesta.
Lunedì 19 giugno si terrà un incontro tra la Soprintendenza ai Beni Culturali e il Comune di Catania, per risolvere il nodo della riqualificazione del Bastione degli infetti, luogo di riconosciuto interesse archeologico.
Il Comune, infatti, lo scorso 20 maggio 2017 ha dato inizio ai lavori di riqualificazione su progetto della Direzione del Verde pubblico. Il recupero dell’area, che si estende per 1800 metri quadrati proprio nel centro della città, è stato finanziato con i fondi regionali per l’incentivazione di forme di democrazia partecipata. Ma al suo interno è prevista anche la realizzazione di uno spazio giochi, fatto che aveva già scatenato le proteste del “Comitato popolare Antico Corso”, che da anni si occupa della zona.
Del resto la Soprintendenza ai Beni Culturali aveva già espresso le sue perplessità sui lavori, così come evidenziato da una nota giunta oggi in redazione a firma di Catania Bene Comune.
Nel documento, indirizzato alla Direzione Ecologia e Ambiente, si chiedeva infatti “di non collocare in quel settore […] la struttura ricreativa e la relativa piattaforma” e “di predisporre in completa collaborazione con la Soprintendenza un progetto di riqualificazione del bastione che comprenda anche indagini archeologiche che possano mettere meglio in luce la ricca e complessa storia dell’importante palinsesto della storia della città”.
Catania Bene Comune, che parteciperà all’assemblea pubblica convocata per oggi pomeriggio, e sarà presente al tavolo tecnico convocato dal Comune al Municipio, chiede che venga immediatamente colta la proposta della Soprintendenza di valorizzazione archeologica del Bastione degli Infetti.
E in effetti nel comunicato di convocazione della riunione con la Soprintendenza sembra ci sia un’apertura nei confronti delle associazioni che infatti sono invitate a partecipare.
Intanto, però, la protesta di oggi ci sarà.
Il Bastione degli infetti si trova sulla collina di Montevergine, antica acropoli di Catania. Venne costruito in pietra lavica per volere di Carlo Ve fa parte delle fortificazioni un tempo presenti nella città di Catania. Le Mura di Carlo V furono edificate dall’architetto Antonio Ferramolino a partire dall’inizio del XVI secolo – erano un complesso murario eretto a difesa di Catania costituito da undici bastioni con sette porte d’accesso. Le mura racchiudevano la città del tempo e la difendevano dai pericoli. Una delle poche testimonianze rimaste è costituita dal Bastione degli infetti – del quale rimane visibile soltanto una piccola parte – edificato nel 1556 ad opera del vicerè Vega e che deve il suo nome a una grave epidemia di peste che colpì Catania nel 1576.