Dopo l’ennesima gara deserta il segretario generale della sindacato etneo esprime preoccupazione per i lavoratori e per l’effetto delle proroghe.
A chi è utile questo stato di cose? A quali scenari condurrà, nel tempo e per la stessa gara, questa situazione irrisolta?Che cosa c’è dietro alle gare per la gestione dei rifiuti andate deserte? È mai possibile che i bandi siano costruiti con margini così restrittivi da far ritenere non conveniente alle aziende di partecipare?
Sono gli interrogativi che si pone Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea, dopo la quarta gara d’appalto per la gestione dei rifiuti nel Comune di Catania andata deserta.
Un evento che, oltre a generare le perplessità su quanto accade, allontana sempre di più l’obiettivo dell’ottimizzazione della raccolta differenziata.
«Siamo molto preoccupati – spiega Attanasio – sia per i lavoratori che devono essere impegnati in un servizio senza certezza di continuità aziendale, sia per gli effetti delle proroghe sul costo del servizio che, ricordiamo, deve essere pagato interamente dagli introiti del tassa sui rifiuti, e quindi dai cittadini e dalle imprese locali che pagano regolarmente».
«Tanti interrogativi che ci spingono a chiedere al Comune di Catania, da un lato di verificare con l’Anac se ci siano stati errori nella procedura, già alla quarta gara deserta, dall’altro di rivolgersi alla magistratura per provare a fare chiarezza sull’anomala vicenda. E ciò va fatto, quanto prima, nell’interesse del mondo del lavoro, dell’imprenditoria e dei catanesi tutti».