Le operatrici di cooperativa, con una lettera aperta, chiedono a tutti i cittadini di unirsi alla loro protesta.
Dopo il tavolo tecnico di ieri con i sindacati, nell’attesa che l’amministrazione prenda una decisione riguardo al bando, le lavoratrici degli asili nido hanno deciso di organizzare un sit-in in prefettura.
Le ausiliarie chiedono, a tutti i sindacati, le forze politiche, i rappresentanti istituzionali e movimenti cittadini di unirisi a loro lunedì 19 gennaio alle 17:00 a Palazzo Minoriti.
Di seguito l’appello delle lavoratrici.
Siamo le lavoratrici degli asili nido comunali di Catania. Da anni con professionalità, dedizione e amore ci occupiamo, insieme alle educatrici, delle bambine e dei bambini da 0 a 3 anni che frequentano gli asili. Ci occupiamo dei loro bisogni, della loro cura, dei loro pasti, della pulizia delle strutture.
Oggi l’amministrazione comunale vuole ridurre il nostro numero e di fatto licenziarci. Fino a qualche mese fa eravamo 99 a prestare servizio negli asili nido, dal 1 febbraio vorrebbero mantenere solo 39 di noi.
Ma alla nostra riduzione corrisponderebbe anche il taglio del numero di bambini da poter accogliere negli asili nido comunali. Ieri 740, domani, se non riuscissimo a far cambiare idea all’amministrazione, solo 360 bambini.
Per una mamma o un papà è un diritto fondamentale mandare il proprio figlio all’asilo nido ed è compito dell’amministrazione comunale assicurare un numero di posti adeguato a una città come Catania, così come è obbligo dell’amministrazione garantire tale diritto anche a chi non può permettersi rette altissime. Negli ultimi mesi l’aumento delle rette ha reso infatti impossibile a tantissime famiglie l’accesso a questo importantissimo servizio, a questo diritto.
Il nostro diritto al lavoro è strettamente legato al diritto dei bambini e delle famiglie catanesi ad avere asili nido comunali efficienti, curati, aperti a tutte e tutti.
Purtroppo in questi anni siamo state vittime dei tagli ai servizi sociali. Il Piano di rientro, la riduzione delle risorse, la cattiva gestione hanno determinato situazioni drammatiche che, sappiamo bene, non riguardano solo gli asili ma tutti i servizi fondamentali per i soggetti più deboli. Ci hanno detto che si devono rispettare i vincoli di bilancio, che bisogna pagare gli interessi sui debiti ma possono i vincoli di bilancio valere più del diritto di un bambino a frequentare l’asilo nido, più del diritto di una persona diversamente abile ad avere assistenza? Possono gli interessi delle banche valere più della vita e della dignità delle lavoratrici e dei bambini?
Alcune sigle sindacali hanno chiesto per lunedì 19 gennaio un incontro al Prefetto per fermare i licenziamenti. Noi vogliamo essere lì per manifestare per il nostro diritto al lavoro, per il diritto dei bambini e delle famiglie ad avere l’asilo nido comunale, per salvare gli asili nido.
Facciamo appello a tutti i sindacati, a tutte le forze politiche, ai nostri rappresentanti istituzionali, ai movimenti perché lunedì 19 gennaio alle ore 17 siano con noi sotto la Prefettura di Catania.
Abbiamo bisogno del vostro sostegno, la battaglia per gli asili nido comunali appartiene a tutta la città!
Le lavoratrici degli asili nido comunali della città di Catania.