Si terrà Sabato 21 dicembre, a partire dalle 18.00 al MacS, il vernissage della collettiva intitolata “Ad Imaginem Suam”. Il Museo d’ Arte Contemporanea della Badia piccola del Monastero di San Benedetto di via Crociferi, ospiterà la mostra fino al 30 novembre 2014.
All’inaugurazione parteciperanno il Direttore del MacS, Giuseppina Napoli, il curatore d’arte del museo, Alberto Agazzani, e gli artisti.
“Da sempre- ha dichiarato Giuseppina Napoli- esiste l’arte figurativa, che è rappresentazione del reale, di immagini riconoscibili riprodotte più o meno fedelmente, è mimesi, è studio della luce e dei materiali, è uso della tavolozza e dei pennelli. É a quest’arte, che raramente si trova oggi nei musei d’arte contemporanea -ha continuato il direttore- che il MacS vuole dare spazio con la mostra “Ad Imaginem Suam”, presentando le opere di dodici artisti siciliani ed italiani. Dodici segni, dodici diverse visioni dei fatti umani, raccontati dal linguaggio simbolico e misterioso ma sempre universale dell’arte figurata.”
“Il compito dell’arte e di chi la serve- ha detto Alberto Agazzani- non è quello di fornire risposte ma bensì di stimolare domande ed alimentare dubbi ai quali ognuno potrà dare risposta. Nel caso specifico di questa mostra, alla quale si è voluto dare un titolo volutamente stimolante, per non dire provocatorio, la domanda principale è: la rappresentazione del corpo in pittura e scultura ha ancora un significato oltre la sua apparenza?
I dipinti e le sculture raccolte in questa mostra- ha continuato il curatore del MacS- “parlano” la nostra lingua, raccontano ed esprimono emozioni e turbamenti comprensibili da chiunque, sollecitando dubbi, inquietudini, emozioni difficili da afferrare subitaneamente. Ognuna delle opere esposte, nella loro varia varietà e diversità anche estrema, è in grado di risvegliare in noi curiosità e fascinazione, mai indifferenza”.
“Credo sia l’occasione preziosa per ritrovare il senso di un’arte quasi perduta- ha concluso Giuseppina Napoli- un’arte che ci fa sentire meno soli nella problematica storia dei nostri giorni. Meglio di qualsiasi spiegazione, a parlare saranno le immagini delle opere di questi grandi artisti. Grandi e coraggiosi”.
Protagonisti dodici artisti con altrettante opere: Marco Bolognesi, (Kimisazu. White sky blue sea, 2008, Carta Kodak stampata su d-bond con Plexiglass, cm 166 x125x3,5), Giuseppe Bombaci (Doppia apparizione – Notturno con lucciole, 2011, olio su canapa veneta, cm. 155×155), Roberta Coni (Osas con Sfondo Floreale Oro, 2013, olio, acrilico e foglia d’oro su tela, cm. 160×140), Dino Cunsolo(Sebastiano, 2013, caolino bianco, cm 140x40x40), Peter Demetz (Aspettando l’improbabile, 2013, legno di tiglio, acrilico e LED, cm. 70x60x19,5), Giuseppe Guindani (Ero qui un tempo re di me stesso, 2012, olio su tela, cm. 130 x140), Nunzio Paci (Volatile, 2013, matita ed olio su tela, cm. 180×150),Nicola Pucci (Doppio ritratto, 2012, olio su tela tagliata e applicata su tavola di legno, cm. 100×120),Davide Puma (Il mio regno non è di questo mondo, 2013, olio su tela, cm. 160×240), Silvio Porzionato (Waterfall, 2013, olio su tela, cm. 170×130), Alessandro Reggioli (Safety Heart Armour, 2013, fusione a cera persa in bronzo argentato, cm. 15x15x9), Luciano Vadalà (Scivola via, 2013, tecnica mista su tavola, cm. 80×60).