Non è per nulla soddisfatta la Fast Confsal dell’esito dei lavori del civico consesso, la Faisa Cisal afferma attendiamo lunedì poi confermiamo lo sciopero.
Lunga la seduta di consiglio straordinario dedicata oggi all’Amt, iniziata alle 10 di mattina e conclusasi alle 15. In aula oltre gli esponenti del civico consesso anche il cda della partecipata e tutti i rappresentanti sindacali, per dipanare una matassa che a tuttora resta ingarbugliata.
La situazione economica dell’azienda con i tagli della Regione e gli arretrati da parte del Comune che ammontano a 26 milioni di euro, ha messo in ginocchio l’Amt dicono da mesi i lavoratori, e a risentirne è ovviamente il servizio offerto ai cittadini. Ritardi, attese, linee tagliate, e mezzi obsoleti sono i problemi da fronteggiare quasi quotidianamente.
Duri gli attacchi da parte di alcuni consiglieri.
Giuseppe Catalano ha fortemente stigmatizzato le scelte della presidenza Amt sulla partecipata, chiedendo le dimissioni dei suoi vertici.
Catalano ha inoltre sottolineato come le periferie siano state abbandonate e come ogni giorno i ragazzi di San Giovanni Galermo arrivino in ritardo di un’ora a scuola perché viene soppressa la linea 149.
Molto acceso poi l’intervento di Manlio Messina di Fratelli d’Italia che ha attaccato l’amministrazione Bianco su tutta la linea.
“Dov’è il sindaco Bianco, ha detto, quando li avete assunti gli autisti avete fatto la foto insieme e ora che li licenziate ve la fate pure la foto?” E ancora “avete distrutto il Brt e non conoscete il Piano Generale del Traffico. Dove sono le line Brt 2 e 3?”.
Del tutto insoddisfatta la Faisa Cisal che per bocca di Giovanni Lo Schiavo afferma: “Per ciò che ci riguarda è stata una pantomima, l’assessore al Bilancio non ha dato le risposte che aspettavamo”. E gli fa eco Giuseppe Cottone “La risposta che serviva a noi cioè che avrebbero preso l’impegno di fare i pagamenti non è arrivata, novità sul chilometraggio non ce ne sono, andiamo verso lo sciopero di 24 ore”.
Meno duro Aldo Moschella della Faisa Cisal che però comunque sottolinea “Non si è risolto gran che, ma ci voleva perché adesso nessuno potrà dire che non sapeva. Per ciò che riguarda la nostra ulteriore protesta siamo in attesa della convocazione del prefetto per la conciliazione, la risposta sarebbe dovuta arrivare oggi ma spetteremo fino a lunedì. Dopo però saremo costretti a proclamare lo sciopero”.