Le indiscrezioni sulla vendita dell’azienda e la mancanza di dialogo col Comune hanno spinta la Faisa Cisal a riprendere la protesta.
“Il Comune di Catania, infatti, quale proprietario e debitore di AMT, non può proseguire in questo assurdo silenzio verso la partecipata più importante del Comune di Catania”.
Così la Faisa Cisal rende noto di avere proclamato per il prossimo lunedì 10 dicembre una nuova giornata di sciopero dei dipendenti dell’Azienda Metropolitana Trasporti Catania Spa.
“La nuova giornata di protesta – si legge in una nota – si rende necessaria in ragione della mancata apertura di un serio tavolo di confronto sul futuro della partecipata comunale da parte dell’Amministrazione Pogliese alla luce della dichiarazione di dissesto dell’Ente”.
La Faisa Cisal aveva sospeso le azioni di protesta intraprese, dopo la mobilitazione dello scorso mese di Ottobre che, riferisce il sindacato, ha coinvolto l’80% del personale viaggiante di AMT, per la volontà manifestata dal Comune di aprire un dialogo con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori sul futuro dell’Azienda e sulla volontà di difendere il trasporto pubblico locale.
“Ad oggi tuttavia – afferma il segretario regionale Faisa Cisal Romualdo Moschella- dobbiamo, con rammarico, costatare che niente di tutto ciò è avvenuto e che anzi, da più parti, provengono indiscrezioni su una presunta volontà di determinare la vendita dell’Azienda o di parte di essa”.
Il sindacato, prosegue il segretario, è pronto ad assumere ogni iniziativa in grado di ottenere certezza sul mantenimento del servizio di trasporto pubblico locale da parte del Comune e di tutelare i lavoratori di AMT.
La nota continua stigmatizzando il comportamento del Socio proprietario di AMT e ribadendo l’obbligo e il dovere da parte del Comune di dire con chiarezza, quale strategia, quale politica e quali azioni intende assumere nel campo del trasporto pubblico locale considerati gli ingenti tagli di risorse imposti al settore dal Governo Regionale e la “spada di Damocle” che pende su AMT Catania S.p.A. a seguito dell’imminente dichiarazione di dissesto dell’Ente proprietario da parte del Consiglio Comunale.
“Al Sindaco Pogliese – conclude Moschella – non chiediamo di sbloccare ad AMT all’ultimo momento le risorse, fra l’altro dovute, per pagare stipendi e impegni improrogabili ma di garantire il rispetto del contratto di servizio esistente la possibilità di programmazione dell’azione industriale e, oggi più che mai, di confrontarsi nell’interesse dell’Azienda, dei lavoratori e della Città.