“L’amministrazione comunale continua a vendere fumo e conchiglie ai catanesi. E li venderebbe davvero per racimolare qualche spicciolo visto che, come avevamo annunciato, l’Enel ha cominciato a staccare i contatori al Palazzo della Cultura: in quello che dovrebbe essere il cuore pulsante delle politiche culturali del Comune manca la luce!”.
Lo ha denunciato Orazio Licandro, dei Comunisti italiani – Lista “Sinistra per Catania”, intendendo così dimostrare come il risanamento di cui parla il sindaco Stancanelli non ci sia stato.
Parafrasando il “Giulio Cesare” di Shakespeare, Licandro ha poi aggiunto: “Però i catanesi devono sapere che i conti sono stati risanati e siccome Stancanelli è ‘uomo d’onore’ noi dobbiamo credergli. Salvo i creditori. Adesso magari qualche piccolo solone sciorinerà dei numeri; noi chiediamo semplicemente di risparmiarci la solita recita grottesca e che invece vadano a pagare le bollette come lo pretendono dai catanesi. I catanesi si sono visti innalzare al massimo le tariffe e devono pagarle: con i soldi che riceve dai catanesi il Comune paghi l’Enel e i servizi”.