Il candidato sindaco interviene sull’accordo Porto-Nicotra. “Corriamo per una vittoria “giusta” più che per una presunta vittoria “sicura”.
“Il nostro progetto amministrativo nasce sotto il segno della discontinuità e del ricambio della classe dirigente: una visione condivisa dalla sette liste che sostengono la mia candidatura”.
Comincia così la nota del del candidato sindaco a Gravina di Catania Massimiliano
Massimiliano Giammusso
Giammusso che di seguito prosegue: “Per questo nei giorni scorsi abbiamo rifiutato l’ingresso nella nostra coalizione ad alcune delle liste capitanate da alcuni dei principali esponenti dell’amministrazione uscente. Il loro ingresso avrebbe infatti snaturato il nostro progetto politico ed amministrativo agli occhi dei gravinesi. Apprendiamo da notizie di stampa – ha dichiarato ancora – che le liste che fanno riferimento al vicesindaco Francesco Nicotra e al già assessore Dante Ingaglio, hanno ufficializzato il loro sostegno alla candidata Santi Porto, designata proprio in continuità con questa amministrazione. Consapevoli della forza della nostra missione – ha sottolineato Giammusso che è supportato dalle liste Cambiamo Gravina, Rinnova Gravina, Generazione Gravina/Popolo della Famiglia, Uniti per Cambiare, GravinAttiva, Impegno per Gravina e Rinascita gravinese – abbiamo con fermezza scelto di non aprire la nostra coalizione a chi ha avuto ruoli di primo piano all’interno della compagine che fino a oggi ha amministrato Gravina con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo scelto di correre per ottenere una vittoria “giusta” piuttosto che una presunta vittoria “sicura”.
E conclude: “Dopo tante battaglie in Consiglio comunale, condivise con tutti i gruppi consiliari che oggi sostengono la mia candidatura, sui lavori pubblici, sulle manutenzioni e la pubblica illuminazione, sulla gestione del verde fino alla pubblica istruzione, cosi come su rifiuti, servizi sociali, urbanistica e sport, non abbiamo voluto snaturare il nostro progetto accogliendo chi non riteneva di poter condividere il messaggio forte di discontinuità che stiamo proponendo, limitandosi a una mera contrattazione su spazi e poltrone, evidentemente subito promesse invece da altri. È bene che i cittadini sappiano che dall’altra parte si ripropone la stessa ricetta degli ultimi anni: la vera novità non sta nel nome o nel genere del candidato sindaco proposto – ha concluso Giammusso – ma nella capacità di interrompere un perverso sistema di potere che continua a voler alimentare se stesso, che finge di litigare sui nomi e sulle poltrone ma che poi fatalmente si ricompatta quando avverte il pericolo dell’estinzione. Sappiamo di poterci affidare ai cittadini di Gravina: saranno loro l’unico ago della bilancia in questa competizione elettorale”.