Catanoso e Giuffrida chiedono interventi tempestivi per fronteggiare l’emergenza.
Continuano le reazioni da parte dei politici locali dopo il crollo del pilone del viadotto Himera, che sta causando svariati disagi nell’isola.
La Sicilia ad oggi infatti, continua a rimanere spezzata in due e la situazione potrebbe permanere per diversi mesi.
Dopo la nota dell’europarlamentare di FI Salvo Pogliese, intervengono sulla questione anche l’onorevole Basilio Catanoso e la rappresentante europea del Pd Michela Giuffrida.
“Nel frattempo che vengano individuate eventuali responsabilità, come è dovuto e ragionevole – dichiara Catanoso – siano invece immediate e improcrastinabili le scelte alternative che abbiano un unico obiettivo: lenire le difficoltà già evidenziatesi in questi giorni.”
“È necessario – secondo il parlamentare di Forza Italia – rendere fruibili vie alternative al tratto di autostrada oggi inagibile, agevolando chi per lavoro e necessità, e cioè le tante imprese agricole siciliane, le aziende e le ditte di trasporto, è costretto a prolungare i percorsi di marcia proprio a causa della chiusura del tratto autostradale”.
Le proposte di Catanoso, componete della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, suggeriscono poi l’istituzione di un volo Palermo – Catania e un “nuovo impulso per le cosiddette autostrade del mare che, oltre ad abbattere il volume di traffico del trasporto su gomma, rappresentano valida alternativa di collegamento con le restante regioni d’Italia”.
Soluzioni queste già paventate dal sindaco di Catania Enzo Bianco ieri durante una riunione con la deputazione etnea.
“A fare le spese dell’interruzione, – afferma l’eurodeputata Michela Giuffrida – in un territorio che affida i propri trasporti commerciali essenzialmente al traffico gommato e che è totalmente privo di infrastrutture alternative sono centinaia di migliaia di lavoratori e cittadini: i produttori agricoli, per i quali il trasporto dei prodotti è diventato impossibile, i pendolari che ogni giorno fanno la spola tra Catania e Palermo, i cittadini di zone più isolate che ora sono a rischio assistenza sanitaria, gli autotrasportatori costretti a percorrere centinaia di chilometri in più, e tutti quelli che adesso utilizzano percorsi alternativi da terzo mondo, che non a caso hanno scatenato una ironia tanto mortificante quanto giustificata nel resto del Paese che ci guarda attonito”.
“Nel plaudire al tempestivo intervento del ministro Graziano Del Rio – continua il deputato europeo del Pd – è ora indispensabile una azione sinergica che non prescinda dal coinvolgimento dell’Unione europea”.
Giuffrida ha inoltre annunciato di aver inoltrato due interrogazioni alla Commissione perché chiarisca diversi punti.
In particolare quali misure ha messo in atto, nel contesto della Strategia di Sicurezza Interna, per l’attuazione dell’Obiettivo 5 sulla capacità di resilienza dei territori alle crisi e alle calamità prevedendo le conseguenti misure di risarcimento per le categorie maggiormente colpite dal crollo.
L’eurodeputata chiede inoltre che siano chiarite quali saranno le iniziative che la Commissione intraprenderà per far rispettare il Regolamento UE 1315\2013 all’articolo 33 delle premesse che prevede che la rete transeuropea dei trasporti debba assicurare sicurezza e protezione dei movimenti dei passeggeri anche tenendo conto dei potenziali disastri naturali sulle infrastrutture.
Nella sua interrogazione Giuffrida si aspetta risposte anche sulle iniziative e misure compensative che l’Europa intende adottare a supporto delle attività agricole, turistiche ed economiche in genere.
“Ho chiesto infine – conclude l’eurodeputato – quali iniziative la Commissione europea intenda adottare, anche a mezzo di una indagine conoscitiva ed ispettiva, per garantire la transitabilità del viadotto e/o tempestive realizzazioni di infrastrutture alternative che garantiscano la continuità territoriale e riducano al minimo, e per un periodo comunque definito, disagi e danni che questa terra non può più sopportare”.