Aretusei in rete dopo nemmeno 30 secondi su una papera collettiva. Allo scadere del primo tempo altra dormita del pacchetto arretrato e partita in ghiaccio per gli azzurri. A nulla il gol di Lodi a 4 dal termine.
di Salvatore Giuffrida
Modesto e di scarso valore è apparso l’approccio iniziale da parte degli etnei al De Simone. Aya con superficialità respinge un pallone, Catania in agguato se ne impossessa e si invola dentro l’area dei rossazzurri; Esposito arretra e non interviene, e così l’attaccante rossazzurro riesce a tirare sul secondo palo battendo un incerto Pisseri, troppo sul primo palo e poco esplosivo.
I ragazzi di Sottil cercano di agguantare subito il pareggio, ma il Siracusa non sta a guardare. I primi minuti diventano bellissimi e le occasioni da rete si susseguono. Gli attaccanti delle due squadre però non trovano il bersaglio grosso. Gli etnei centrano più volte il portiere aretuseo Crispino, mentre i siracusani non trovano più la porta. Meglio i padroni di casa che con Palermo a innescare gli attacchi sulla fascia e Catania sempre pericoloso, anche di tacco. Alla metà della prima frazione di gioco, altro svarione difensivo da parte dei rossazzurri su corner. Pisseri stavolta è miracolato dal palo. Sul proseguo dell’azione Marotta, all’interno dell’area di rigore, interviene scomposto. Sarebbe rigore, ma l’arbitro, un pò lontano dall’azione non vede. Sembra un buon segnale per il Catania. Qualche minuto dopo Manneh anticipa un avversario ma inciampa lui stesso sulle gambe del giocatore aretuseo e l’arbitro fa continuare.
Allo scadere della prima frazione di gioco Palermo, una spina nel fianco della difesa rossazzurra, è incredibilmente lasciato solo. Il suo cross viene guardato da tutta la difesa rossazzurra, ma anche da Rizzo che di testa colpisce indisturbato battendo Pisseri per la seconda volta.
Nel secondo tempo partono meglio i padroni di casa che sfiorano il terzo gol. Il Catania ha un sussulto d’orgoglio tra il 55′ e il 62′ dove crea qualche apprensione alla difesa azzurra. Crispino risponde prendendo tutto. A 5 dal termine è Lodi che riapre la partita con un calcio di punizione dal limite dell’area. Dopo solo il triplice fischio dell’arbitro che ha concesso 7 minuti di recupero.
Contemporaneamente la Juve Stabia vince fuori casa contro la Viterbese per 4-0, dimostrando di avere una marcia in più ai rossazzurri, Il Catanzaro inoltre vince 3-0 contro il Rende e il Trapani in casa batte 2-1 la Vibonese e si porta al secondo posto. Per il Catania sconfitta amara e terzo posto in coabitazione con il Catanzaro, che per effetto dello scontro diretto, vinto al Massimino, è avanti in classifica.
Mercoledì il Catania ospiterà il Matera, ma per vincere il torneo e arrivare alla promozione diretta deve, in termini di qualità nel gioco fare un salto di qualità. Quella espressa oggi è apparsa insufficiente.
Migliori in campo: Crispino, Catania e Palermo per il Siracusa; Per il Catania Biagianti
Siracusa (4-2-3-1): Crispino; Parisi, Turati, Bruno, Di Sabatino; Fricano Gio., Ott Vale; Tiscione, Rizzo, Palermo; Catania. A disposizione: D’Alessandro; Boncaldo, Del Col, Vazquez, Talamo, Cognigni, Bertolo, Fricano Gia., Mustacciolo, Genovese, Russini, Lombardo. Allenatore: E. Raciti.
Catania (4-3-3): Pisseri; Calapai, Aya, Esposito, Scaglia; Biagianti, Lodi, Carriero; Manneh, Curiale, Marotta. A disposizione: Pulidori; Lovric, Silvestri, Angiulli, Brodic, Baraye, Rizzo, Vassallo, Bucolo, Ciancio, Mujkic, Di Piazza. Allenatore: A. Sottil.