di Francesco Ricca
Feeling immutato e verve di un tempo, come se 40 anni non fossero mai passati. Catania stamani ha riabbracciato le vecchie glorie che nel passato hanno vestito orgogliosamente la maglia rossazzurra, i “gemelli del gol” degli anni ’70, Claudio Ciceri e Giampietro Spagnolo, accompagnati dal fedele compagno di squadra di quei tempi, il libero Roberto Benincasa. Un tuffo nel passato, in una cornice primaverile, tra aneddoti, ironia e occhi lucidi.
Un incontro assolutamente inaspettato e divertente, tra una barzelletta e l’altra inframezzate da ricordi indelebili, con tre “giovanotti” over 60 che oggi ridono e scherzano come allora. Raggianti come il sole che bacia la terra etnea di essere nuovamente a Catania e poter festeggiare i colori rossazzurri insieme ai protagonisti di oggi. Già perché domani riproveranno l’emozione di indossare nuovamente quella maglia che gli è rimasta attaccata come una seconda pelle, calpesteranno dopo anni l’erba del Massimino (per loro rimasto per sempre Cibali) durante la partita/evento di beneficenza tra il Catania di oggi e gli ex del passato (domani ore 15, stadio Angelo Massimino).
Attenti a quei due! Ciceri e Spagnolo sempre uniti come un tempo, vivono a un tiro di schioppo l’uno dall’altro a Reggio Emilia, città che li ha adottati sin dai primi anni da calciatori. “Non dimenticherò mai l’affetto della gente – il primo pensiero di Spagnolo – Catania era diversa da tutte le altre piazze, si respirava un’aria sempre gioiosa. Questa città ci è rimasta nel cuore, ogni qualvolta mettiamo piede qui restiamo esterrefatti per il calore dei tifosi che non ci hanno mai dimenticato.” Sulla stessa lunghezza d’onda anche Claudio Ciceri, che ha svelato un aneddoto di cui non aveva mai fatto parola con nessuno: “Rifiutai la serie A negli anni ’70 per venire a Catania, mi volevano il Cesena e la Lazio, quest’ultima per sostituire Chinaglia. L’allora presidente Angelo Massimino mi convinse a fior di quattrini, fu una scelta azzeccata di cui mi sono sono sempre sentito fiero. Oggi verrei a Catania anche gratis, questa è la mia seconda casa.”
“Questa è una terra unica, magica – le parole sincere di Roberto Benincasa –. Ho ritrovato una Catania splendida, ancor meglio di come la ricordavo. Più volte ho portato qui la mia famiglia in vacanza e rimango sempre affascinato dalla bellezza di questa terra. È un immenso piacere ritrovare i tifosi del Catania, siamo qui per condividere con loro le gioie di adesso mischiate ai ricordi unici degli anni ’70.”