A Misterbianco per riaprire una pasticceria ci sono voluti 10 mesi di pratiche, per aprire una nuova attività anche un anno, afferma il presidente Mirulla.
“Condividiamo l’allarme lanciato dal presidente di Invimit (Fondo immobiliare dello Stato), Massimo Ferrarese: la malaburocrazia spaventa gli imprenditori, soprattutto i piccoli, più della mafia”. Lo ha dichiarato il presidente dei ConfimpreseCatania, associazione di medie, piccole e micro imprese, Giovanni Mirulla.
Come riportato il 21 aprile dall’Ansa, Ferrarese, in una lettera aperta a governatori, parlamentari, sindaci delle regioni meridionali che ha detto che “Il problema della mancanza di investimenti al Sud è legato più che alla mafia ad una lentezza burocratica che provoca maggiori danni della criminalità”. Il fatto è emerso durante un incontro avuto a Roma tra Ferrarese e i rappresentanti di un grande gruppo imprenditoriale internazionale interessato a effettuare investimenti importanti, nessuno dei quali nel meridione d’Italia.
“Ho chiesto – ha raccontato Ferrarese – se evitassero le nostre regioni del Sud per il timore di pressioni mafiose. Mi hanno detto di no. La nostra paura è di dover affrontare una Pubblica amministrazione inaffidabile. Abbiamo fatto investimenti al Sud, ma ci siamo trovati sempre a dover fare i conti con una burocrazia che rallenta e danneggia qualsiasi progetto. Per questo motivo, e non certo perché riteniamo che al Sud ci sia più criminalità che al Nord, abbiamo deciso di evitare qualsiasi piano industriale”.
Mirulla, ha rafforzato quanto riferito dal presidente di Invimit , affermando che: “A Misterbianco per riaprire una pasticceria ci sono voluti 10 mesi di pratiche burocratiche, per aprire una nuova attività anche un anno. In generale per il trasferimento di proprietà di un’attività già esistente molti mesi e così si rischia di perdere tutto il vantaggio dell’avviamento commerciale”.
Mirulla ha anche aggiunto che : “Soprattutto nelle piccole e micro imprese è lo stesso titolare a dedicarsi alle pratiche amministrative, richieste di autorizzazioni ed altro, e finisce col togliere tempo prezioso all’attività economica, con un danno notevole”.
In Sicilia ci sarebbe un segnale positivo, che scaturisce, come ha sottolineato Mirulla, dall’iniziativa del presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha deciso di unificare, standardizzare e semplificare gli Sportelli unici per le attività produttive, i SUAP, che fino ad ora sono stati delle repubbliche autonome.