Mirulla “In arrivo 9,5 milioni per la ristrutturazione de Le Ciminiere. Possa divenire vetrina per le piccole e medie imprese”.
“Il rilancio economico di Catania, città da sempre con una forte vocazione commerciale, passa da un Centro fieristico che sia degno di tale nome”. Secondo Giovanni Mirulla presidente di ConfimpreseCatania, associazione di piccole, medie e micro imprese, il centro fieristico deve essere: moderno, efficiente, logisticamente adeguato, con una vocazione all’internazionalità.
“Accogliamo, quindi, con attenzione – ha continuato il presidente di ConfimpreseCatania, – la proposta del presidente della Camera di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa, Pietro Agen, di individuare una struttura con tali caratteristiche, possibilmente già esistente (per evitare tutti i rischio che comporta realizzarne una nuova), in un’area fuori dal centro abitato, facilmente raggiungibile dalle grandi vie di comunicazione e servita dai mezzi pubblici. Sarebbero già state individuate due possibili soluzioni sulle quali ci riserviamo di esprimere la nostra opinione dopo averne esaminato meglio i pro e i contro”.
“Seguiremo anche con particolare attenzione l’iter del bando per la ristrutturazione dell’immobile e degli spazi esterni del centro Le Ciminiere di viale Africa. Il bando è stato di recente registrato dalla Corte dei conti – ha spiegato Mirulla -la Città metropolitana prevede una spesa di 9,5 milioni di euro. In questo modo speriamo che la struttura, letteralmente abbandonata da quasi un decennio possa ritornare ad essere luogo di promozione culturale e artistica, ma soprattutto vetrina per le piccole e medie imprese del settore dell’agroalimentare di qualità, dei prodotti tipici e dell’artigianato, così come era stata immaginata al momento dell’inaugurazione”.
Giovanni Mirulla ha concluso affermando che: “Fin da ora siamo pronti a offrire il nostro contributo specifico in campo fieristico, artigianale e artistico per valorizzare Le Ciminiere, vicine alla stazione, al porto, all’aeroporto e servite dalla metropolitana, inserite quindi a pieno titolo nei progetti di mobilità sostenibile”.