Al centro delle indagini della Dia l’affidamento di un appalto dell’importo complessivo di 350 milioni di euro suddivisi in tre anni. Coinvolto anche un imprenditore romano.
Funzionari e dirigenti del settore Ecologia e della Ragioneria generale del Comune di Catania, che avrebbero garantito pagamenti veloci e omesso i controlli, e due imprenditori romani vicini alla Ecocar, l’azienda che per conto dell’amministrazione ha gestito in regime di ‘prorogatio’ la raccolta dei rifiuti.
È nei loro confronti che la Dia di Catania ha eseguito misure cautelari nel capoluogo etneo, a Roma e Milano, perchè indagati per reati contro la Pubblica amministrazione. I reati ipotizzati a vario titolo sono corruzione e peculato. Al centro delle indagini, dirette dal capo centro Dia Renato Panvino e coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro, l’affidamento dell’appalto dell’importo complessivo di 350 milioni di euro suddivisi in tre anni, la mega gara d’appalto andata deserta per tre volte consecutive.
Le ordinanze sono state eseguite nell’ambito dell’inchiesta ‘Garbage affair’ coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania.
Nell’ambito della stessa operazione la Dia ha eseguito perquisizioni nelle case e nei luoghi di lavoro degli indagati a Catania, Milano e Roma, e acquisizione di atti nell’ufficio del settore Ecologia del Comune.
Le misure cautelari sono state emesse nei confronti di: Orazio Stefano Fazio, 64 anni, funzionario della direzione ecologia e ambiente del Comune di Catania. È accusato di turbata libertà degli incanti e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.
Massimo Rosso, classe 1964, ragioniere generale del Comune di Catania, accusato di corruzione, interdizione per dodici mesi dell’esercizio di uffici direttivi e una sospensione per un anno dai pubblici uffici e interdizione per 12 mesi dall’esercizio di uffici direttivi.
Antonio Deodati, 56 anni, imprenditore romano, custodia in carcere; è accusato come Fazio di turbata libertà degli incanti e corruzione.
Antonio Natoli, 46 anni, dipendente della Ipi srl, arresti domiciliari per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.
Francesco Deodati, 51 anni, amministratore della Ecocar interdizione per dodici mesi dell’esercizio di uffici direttivi perché accusato di turbata libertà degli incanti.
Sospensione per un anno per Leonardo Musumeci, 34 anni, direttore della Direzione Ecologia e ambiente del Comune di Catania.
Le reazioni
La replica del sindaco
(Foto di copertina Ansa)