Presidio Pubbliservizi città metropolitana| I lavoratori continueranno a protestare sul tetto e nel cortile interno. Attesa la visita del sindaco Bianco tra venerdì e sabato.
di Salvatore Giuffrida
I lavoratori in sciopero della Pubbliservizi, hanno lasciato il presidio che bloccava l’accesso delle automobili all’interno della sede della Città metropolitana.
Il tutto è successo dopo le ripetute proteste da parte dei dipendenti dell’ex Provincia etnea, che pur potendo transitare a piedi non potevano, per il blocco istituito dai lavoratori della partecipata in sciopero, usufruire del posteggio interno.
Su richiesta degli uomini della Digos, presenti già sul posto, gli scioperanti si sono pertanto spostati a continuare la loro protesta nel piazzale posto all’interno della sede della Città metropolitana. Da lì non si sposteranno e resteranno a manifestare ad oltranza in attesa di risposte sul loro futuro lavorativo. Resterà attivo 24 su 24 anche il presidio di protesta sul tetto della sede della direzione metropolitana. Tra venerdì e sabato, per quanto saputo da alcuni lavoratori, dovrebbero ricevere la visita del sindaco Enzo Bianco.
La circolazione veicolare di via Nuovaluce, nel tratto difronte la sede dell’ex Provincia, ieri interdetta per la presenza dei lavoratori della Pubbliservizi in strada, è stata pertanto ripristinata.
La situazione sul pagamento degli stipendi arretrati dovrebbe, per quanto saputo da fonti Cisl, essere sbloccata in settimana o al massimo agli inizi della prossima. Sul nodo contratto, invece è buio pesto, con interessi contrastanti fra i lavoratori, in particolare fra quei dipendenti che godono di parecchi privilegi come superminimi da favola e avanzamenti verticali, di cui la Città metropolitana ha chiesto il demansionamento, ma che loro sperano di poter mantenere, anche in un momento di estrema crisi aziendale e seppur ottenuti illegittimamente.