Lavoratori pubbliservizi sul tetto | I dipendenti protestano nella sede della Città metropolitana, sfidando il gelo della notte. Sotto bloccato l’accesso alle auto.
di Salvatore Giuffrida
Sfideranno il freddo e la stanchezza i lavoratori della Pubbliservizi, oramai determinati a fare valere i loro diritti, sciopereranno ad oltranza.
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Indietro di due stipendi e con un futuro incerto, si sono spostati per protestare nella sede della Città metropolitana. Un gruppo di loro è sul tetto. Per poterli raggiungere un percorso a ostacoli a partire da un tavolino che da una finestra porta all’esterno.
Raggiunti ci raccontano il loro dramma. “Sono delusi delle promesse non mantenute – hanno detto – Bianco, oltre ai 700 mila euro al mese aveva promesso anche la ricapitalizzazione aziendale, ma alla fine si è tirato indietro. Questi soldi poi non bastano neanche per pagare gli stipendi. Ora si parla del Fis per tre anni e noi non possiamo vivere senza uno stipendio dignitoso. Staremo qui a oltranza –hanno concluso – fino a quando non ci daranno risposte certe”.
Sotto un nutrito gruppo di dipendenti presidia l’ingresso della Città metropolitana impedendo l’accesso alle auto. Con loro Davide Foti sindacalista della Cgil.
Secondo il sindacalista i motivi che hanno causato questo disastro aziendale sono da ricercarsi in una mancata catena di controllo, infatti “La Provincia non ha controllato la Pubbliservizi – ha dichiarato – la Regione ha fatto altrettanto con la Provincia e infine il Governo non ha controllato nulla. Ora pertanto deve intervenire il Governo che attraverso le istituzioni deve risolvere questa situazione”.