Organigramma societario Pubbliservizi. Vincono i lavoratori e la manifestazione viene sciolta. Appuntamento giorno 7 novembre nella sede della Città metropolitana con le parti sociali.
di Salvatore Giuffrida
Non hanno neanche concluso l’assemblea di ieri, all’anfiteatro del centro fieristico le Ciminiere, che i lavoratori della Pubbliservizi hanno cominciato un sit-in di protesta nei locali attigui a quelli dell’amministrazione dell’azienda partecipata dell’ex Provincia di Catania.
Come ci ha spiegato Rita Ponzo della Cisl, contattata da Catania Pubblica, i dipendenti richiedono di conoscere l’organigramma societario, in chi sono riportati tutti i ruoli e incarichi di ogni singolo dipendente dell’azienda, ma la partecipata non lo ha ancora reso pubblico.
Per tenere vivo il sit-in in modo permanente, i lavoratori che non sono in servizio, avevano deciso di darsi i turni per presidiarlo. Inoltre qualche lavoratore avevo deciso di usufruire delle proprie ferie pur di essere presente.
Rita Ponzo ha anche sottolineato, come la manifestazione fosse sostenuta sia da Cgil, Cisl e Uil.
La protesta dei lavoratori proseguiva anche perché fra gli stessi serpeggia il dubbio che vi sia la volontà politica di eliminare la Pubbliservizi. Appare strano infatti, come il servizio “montagne”, che come ci ha spiegato il sindacalista del Claai Centro Storico Santo Fascetto, sia stato levato alla Pubbliservizi e internalizzato. Infatti “Il servizio costava alla città metropolitana un extra di 600 euro al mese per ogni operaio della Pubbliservizi, invece internalizzando il servizio spenderebbe 1300 euro al mese di extra per ogni operaio e in più una indennità di rischio, che a noi non toccava. Tutto molto strano. Un ente che è in crisi, si addossa una spesa aggiuntiva, quando facendo lavorare la sua consociata spenderebbe molto meno e le darebbe una boccata di ossigeno da un punto di vista economico”.
Intanto come ci ha riferito Rita Ponzo, in sede è intervenuto, nel tardo pomeriggio di oggi il presidente Ontario, che ha convocato martedì 7 novembre le parti sociali a discutere sull’organigramma societario. Pertanto il sit-in di protesta si è sciolto, avendo ottenuto il risultato sperato.