Sequestro immobile Aci Castello. L’uomo, che sarebbe vicino al clan Cappello, dichiarava un reddito di 2000 euro annui.
Nei giorni scorsi è stato eseguito un sequestro di beni e disponibilità finanziarie nei riguardi di Salvatore Alfio Grillo, classe 1970, più volte condannato per reati contro il patrimonio, ricettazione di auto rubate, truffa, spendita di monete falsificate e insolvenza fraudolenta.
Il dispositivo, emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catania, su proposta della Procura etnea, è stato eseguito dagli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania.
Grillo ha a suo carico condanne per triplice tentato omicidio e porto abusivo di armi da fuoco nonché la vicenda giudiziaria che lo ha visto indiziato di appartenere al clan “Cappello” in ragione della vicinanza e dell’assistenza che avrebbe prestato a Angelo Casisi, detto “Ramazza”, elemento di spicco del clan tra il 2003 e il 2004, quando quest’ultimo si nascondeva per sfuggire alle vendette trasversali di fazioni opposte alla propria.
Inoltre, Grillo è stato tratto in arresto per reati di usura e estorsione aggravata dal metodo mafioso, nell’ambito dell’operazione “Piramidi”, conclusa da questa Procura nel marzo 2017.
A fronte di questo curriculum criminale, sono stati eseguiti degli accertamenti nei confronti dell’uomo e del proprio nucleo familiare, mirate indagini patrimoniali volte a verificare la coerenza del tenore di vita con i redditi dichiarati.
Dalle indagini è emerso che a fronte di redditi complessivi del nucleo familiare ammontanti, dal 1990 al 2015, a meno di 2.000 euro annui, nel 2011, è stato acquistato un appartamento, mediante assegni, formalmente intestato al figlio venticinquenne, privo di redditi di Alfio Grillo.
Da questi risultati è scaturito pertanto il sequestro anticipato dei beni, nella disponibilità del Salvatore Alfio Grillo, ancorchè intestati a terzi, risultati ingiustificati e sproporzionati al reddito, poiché potenzialmente riconducibili alle diverse attività illecite da lui commesse nel periodo dal 1985 al 2013.
Il provvedimento di sequestro ha colpito l’immobile, del valore commerciale di 260.000 euro sito ad Aci Castello (CT) e in cui nonché 4 conti correnti intestati ai componenti del suo nucleo familiare.