Il consigliere della IV municipalità: “Servono centinaia di forze nuove e ben addestrate. L’età media è di 60 anni”.
“Il capoluogo etneo richiede maggiori interventi di controllo e maggiore tutela per la gente” queste le prime parole di commento del consigliere della IV municipalità Erio Buceti, a poche ore dall’arresto e dalla confessione dell’aggressore dell’ispettore della Polizia Locale Luigi Licari.
L’arresto e la confessione dell’aggressore del vigile urbano, dice il consigliere,è un segnale importante da parte delle forze dell’ordine e di tutta la parte sana della città di Catania che non si vuole piegare a questi atti violenti e sconsiderati. Il problema di fondo però resta.
Buceti punta infatti l’attenzione sull’esiguità degli agenti della polizia municipale.
“Con circa 300 unità in una città vasta come Catania garantire l’ordine, attraverso un capillare pattugliamento del territorio, è quasi impossibile – ha dichiarato Buceti – non si può concepire il fatto che un agente venga circondato dal gruppo e costretto ad affrontare il tutto praticamente solo, visto che di supporto aveva un semplice ausiliare non armato”.
Il consigliere ha continuato chiedendosi “Che fine ha fatto il concorso pubblico tante volte sbandierato da questa amministrazione e mai nemmeno cominciato? Il Primo Cittadino deve capire che non si può risolvere la questione “rimpolpando” l’organico della polizia municipale con circa 40 nuovi agenti come ha sbandierato sul suo profilo Facebook alcuni mesi fa”.
“A Catania servono centinaia e centinaia di nuove unità giovani, fresche, perfettamente addestrate – ha continuato il consigliere – e soprattutto dotate di mezzi e attrezzature adeguate”.
In conclusione ha fatto osservare che “Oggi molti giovani emigrano alla ricerca di un lavoro nel nord Italia e in Europa. L’occasione di dargli una grande opportunità lavorativa e permettergli di indossare la divisa sarebbe una grande conquista per tutta Catania. In questo momento l’età media degli agenti in servizio è di quasi 60 anni. Unità che, dopo una vita in mezzo alla strada a far rispettare l’ordine, non possono garantire quei risultati che otterrebbe invece un ventenne in perfetta condizione fisica”.