Passato con 20 voti a favore e 5 astenuti su 25 dei consiglieri presenti. Per il prossimo anno previsto l’acquisto di veicoli con piattaforma mobile per i disabili.
Il nuovo statuto dell’Azienda Municipale Trasporti di Catania è stato approvato ieri sera dal Consiglio Comunale, presieduto da Francesca Raciti. Ora risulta essere stato adeguato ai sensi del D.LGS. 231/2001 e del D.LGS. 175/2016 secondo quanto disposto dalla Riforma Madìa.
Gli emendamenti presentati dai Consiglieri Comunali sono stati 39. Il nuovo statuto ha ottenuto 20 voti favorevoli su 25 consiglieri presenti. Cinque gli astenuti. Dodici gli emendamenti presentati, di questi 9 sono stati fatti propri dall’Amministrazione Comunale. A proporre gli emendamenti sono stati i consiglieri Nicolò Notarbartolo, Michele Failla e Vincenzo Parisi primi firmatari a cui si sono aggiunti Daniele Bottino, Sebastiano Anastasi, Giuseppe Musumeci e Giovanni Marletta, Sebastiano Anastasi, Manlio Messina Sebastiano Arcidiacono e Mario Crocitti.
In linea ai bisogni di una grande collettività metropolitana, lo statuto è stato reso più agile e in più da uno sguardo attento alla mobilità sostenibile e ai bisogni dei disabili, così come richiesto dal Consiglio e voluto dall’Amministrazione comunale che ha caldeggiato l’acquisto, previsto per il prossimo anno con i fondi Pon di nuovi veicoli con piattaforma mobile per la disabilità. Lo statuto, che sarà adesso uno strumento più consono al buon andamento di una società di trasporto urbano moderna e funzionale al suo rilancio, prevede anche le verifiche periodiche da parte dell’organismo del controllo analogo e la figura di un Amministratore Unico o di un Consiglio di Amministrazione.
Per l’Amministrazione comunale erano presenti gli assessori Salvo Andò che ha relazionato sulla delibera da lui proposta, Agatino Lombardo e Rosario D’Agata, un ampio dibattito ha preceduto le votazioni, sono intervenuti tra gli altri i consiglieri Michele Failla, Sebastiano Arcidiacono, Manlio Messina, Nicolò Notarbartolo, Vincenzo Parisi, Sebastiano Anastasi e Antonino Vullo.