Allo studio un piano di modifica del traffico che coinvolga anche le strade limitrofe.
“L’errore da evitare è quello di farsi prendere dall’emozione e dal dolore del momento”. Così il presidente della commissione viabilità Giuseppe Castiglione nel corso del sopralluogo effettuato al viale Andrea Doria a pochi giorni dal decesso dello studente universitario Danilo Di Majo.
La media degli incidenti alla circonvallazione di Catania è di 12-15 al giorno – spiega in una nota – resta sotto la lente di ingrandimento di tecnici ed esperti che, nel corso del sopralluogo di stamattina, hanno avanzato idee, proposte e suggerimenti che, successivamente, verranno sottoposti all’attenzione del primo cittadino.
“Le promesse dell’assessore D’Agata, dopo i tragici fatti di pochi giorni fa – afferma Castiglione – sono un intervento spot che lascia l’amaro in bocca a studenti e abitanti della zona. Ogni anno sulla circonvallazione si verificano decine e decine di incidenti provocati soprattutto dall’imprudenza e dalla distrazione alla guida. Dobbiamo concentrarci per consegnare ai catanesi una strada assolutamente sicura per tutti”.
Il consigliere comunale Carmelo Sofia ha spiegato come si stia sviluppando “Un’azione radicale che riguarda anche la mobilità nelle strade limitrofe come via Ala, il viale Fleming e via Santa Sofia che collegano la circonvallazione al centro cittadino; la questione legata al traffico non passa solo dal viale Doria o dal viale Odorico Da Pordenone. Anche nella zona sud i residenti ed i commercianti del quartiere ci segnalano difficoltà che poi si ripercuotono nel resto dell’area. Qui si concentrano il Policlinico, la facoltà di Agraria, la Cittadella Universitaria con tanti ragazzi che qui si muovono a piedi. Studenti che camminano all’interno di quello che ormai si è trasformato, a tutti gli effetti, in un percorso di guerra con quattro passaggi pedonali e solo due dotati di semaforo a chiamata”.
Una nota sul traffico nella zona arriva anche dal consigliere comunale Francesco Saglimbene che ha fatto notare come “Dal giorno alla notte attraversare la strada in quasi ogni punto vuol dire rischiare di essere investiti. Anche i tamponamenti sono all’ordine del giorno. L’impiego di agenti permetterebbe di presidiare soprattutto la carreggiata che da via Santa Sofia consente di raggiungere il centro cittadino. Una scorciatoia utilizzata dai pendolari, che provengono dai paesi dell’hinterland etneo, e che vogliono evitare il Tondo Gioeni. In questa corsia la forte pendenza, il lungo rettilineo e il mancato rispetto dei limiti di velocità provocano tanti incidenti con il traffico che va sistematicamente in tilt nelle ore di punta”.
“Qui l’inciviltà regna sovrana e, per quanta segnaletica potrà essere istallata dal comune, l’automobilista o il centauro indisciplinato ci sarà sempre- fa eco il presidente della commissione al Bilancio Vincenzo Parisi- che torna a chiedere di reinstallare il vecchio ponte sopraelevato.