Si potrebbe spostare la struttura di via Due Obelischi, oggi praticamente inutilizzata, dice il consigliere comunale.
A pochi giorni dalla morte di Danilo Di Majo, lo studente travolto da un auto pirata lunedì scorso e poi deceduto sabato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania, arriva la denuncia del consigliere comunale e presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Parisi, sulla pericolosità dei passaggi pedonali della circonvallazione etnea.
Parisi ha ricordato il suo appello fatto nel 2015 e ha dichiarato che le promesse di “Immediati interventi all’indomani della morte del povero ragazzo è una “pezza” che sa tanto di beffa. La tragedia era già praticamente annunciata da tempo – ha continuato Parisi – i pedoni che rischiano la vita per passare da una parte all’altra della strada non è una “tantum” ma una costante quotidiana sulla circonvallazione”.
Il consigliere ha ricordato che “Nel corso dei tanti sopralluoghi effettuati dal sottoscritto, ho raccolto le lamentele di decine e decine di persone che sottolineavano come qui il non rispettare i limiti di velocità è la norma” e che parecchi incidenti non sono avvenuti per un soffio.
Parisi ha sottolineato che, pur essendoci una segnaletica stradale ben visibile, ci sono anche gli automobilisti e i centauri indisciplinati, per questo chiede al Sindaco di “reinstallare il vecchio ponte sopraelevato presente al viale Doria prima dell’apertura del cantiere per la realizzazione sottopasso del viale Fleming. Un’opera smontata anni fa e che nessuno ora sa più che fine abbia fatto”.
In alternativa – conclude Parisi – si potrebbe spostare il ponte pedonale, che attualmente si trova nei pressi di via Due Obelischi, davanti all’ingresso della Cittadella Universitaria del viale Doria. Una struttura oggi praticamente inutilizzata dalla gente e che in passato qualche ragazzo usava solo per appenderci gli striscioni d’amore per la propria fidanzata. Si tratterebbe dell’unica soluzione fattibile per evitare che, passando da una parte all’altra della circonvallazione oppure per seguire una lezione in facoltà, il povero studente rischi di essere asfaltato dall’incivile di turno”.